Via Dzeko, Lukaku e Correa, dentro Arnautovic, Thuram e Sanchez: davanti è rivoluzione per i nerazzurri. I tre che sono andati hanno segnato e vinto di più, oltre ad avere decisamente più esperienza europea. E dal punto di vista anagrafico la differenza è minima
25 agosto – MILANO
Con Sanchez per Correa, la rivoluzione dell’attacco dell’Inter è completa. Una rivoluzione – sulla carta – che non porta freschezza (l’età media si è abbassata solamente di pochi mesi), consegna a Inzaghi meno gol e priva la rosa nerazzurra di calciatori di caratura internazionale, con conseguente meno esperienza nei palcoscenici importanti. Via i 16 titoli complessivi con i club di Dzeko e Lukaku – tutti, o quasi, ottenuti da protagonisti – e dentro la polvere delle tre coppe del Triplete vinte da Arnautovic da panchinaro e bad boy, con Thuram che si è presentato ad Appiano a mani vuote: a 26 anni, il francese non si è ancora giocato titoli importanti. Certo, Sanchez ha vinto, eccome. Decisamente più di Correa. Ma il Niño, dopo essere stato scaricato la scorsa estate e con i 35 anni in vista, può ancora essere Maravilla?