MILANO – Innanzitutto le notizie. Nel penultimo allenamento prima del Porto, Lautaro Martinez è stato provato in tandem con Romelu Lukaku, con Edin Dzeko affiancato da Carboni. Un piccolo indizio circa l’idea che da qualche giorno popola la mente di Simone Inzaghi, ovvero riproporre la LuLa proprio nella notte più importante di stagione contro il Porto a San Siro, gara che tra premi Uefa e ingaggio del quarto di finale casalingo, vale circa 17 milioni per l’Inter. Al netto dei dubbi dell’allenatore sugli altri due, la certezza in attacco risponde al nome di Lautaro Martinez.
Lautaro Martinez capitano dell’Inter
Il Toro entrerà in campo con la fascia da capitano ben stretta all’avambraccio, avendo nella mente ancora il fresco ricordo della rete che ha messo in ghiaccio la gara con l’Udinese. Più lontano invece è il ricordo dell’ultimo gol segnato a San Siro in Champions. Mercoledì saranno infatti passati 1.218 giorni dal 23 ottobre 2019, quando il Toro segnò al Borussia Dortmund. Quella sera finì 2-0 (risultato, non si fa peccato a pensarlo, per cui metterebbe la firma Inzaghi). Paradosso tra paradossi, il fatto che poi l’argentino abbia segnato a Madrid, messo il punto esclamativo sulla storica vittoria ad Anfield e pure sul punto-qualificazione ottenuto nel 3-3 a Barcellona. Ora andrà pure cancellato quello zero alla voce gol casalinghi in Champions, un numero che non si addice a un fresco campione del mondo.