Il 30 giugno come ultimo giorno ufficiale della stagione 2022-2023: quindi, la consueta raffica di saluti per tutti quei giocatori che stavano vivendo le ultime ore in squadra. Lo ha fatto anche l’Inter, che ha ringraziato Milan Skriniar diretto al Paris Saint-Germain, Roberto Gagliardini nel radar del Monza e Danilo D’Ambrosio il cui futuro è tutto da decifrare. E a loro si sono aggiunti i cerimoniali per l’addio di Roberto Samaden dopo 33 anni in società, ormai ex responsabile del settore giovanile. Ma in casa nerazzurra non erano soltanto tre i calciatori in scadenza: Henrique Dalbert è passato sottotraccia dopo un’ultima stagione fuori dal progetto, mentre Stefan De Vrij e Alex Cordaz sono in aria di rinnovo. All’appello manca però Samir Handanovic, il capitano.
No, tu no
—
L’assenza dello sloveno dalla lista dei partenti non può certo essere un caso e non è passata inosservata. Gli exit poll sulla sua permanenza sono stati altalenanti e ondivaghi, ma nell’ultimo mese di calcio giocato le probabilità di un rinnovo sembravano tendenti allo zero. Ovviamente questo indizio non significa certo che il prolungamento di contratto di Handanovic sia imminente, ma la porta è evidentemente il reparto con meno certezze della rosa. André Onana partirà? Se sì, chi arriverà al suo posto? Solo un titolare o un giovane abbinato a un esperto? Insomma, tutto è ancora da definire e il capitano potrebbe senz’altro tornare utile. A cifre ridotte rispetto al contratto appena scaduto e con un dichiarato ruolo di secondo portiere, ma la storia tra Handanovic e l’Inter potrebbe non finire dopo 11 anni.