Attesa per la risonanza al ginocchio del francese: niente intervento, stop di almeno 40 giorni
Entrando nel centro di Appiano Gentile con un tutore ben in evidenza, un maxi-involucro tutto attorno al ginocchio, Benji l’interista ha risposto con un sorriso a chi gli chiedeva come stesse: ha detto di aver avuto paura solo nel vedere la rotula fuori posto, ma di essere pure ottimista per il recupero. Insomma, Benjamin Pavard pratica la terapia del buon umore, in attesa della risonanza magnetica prevista per stamattina all’Humanitas di Rozzano: darà la sentenza, dirà se il difensore tornerà in campo entro fine 2023. Dopo il movimento innaturale della rotula del francese, uscita e poi rientrata sabato pomeriggio a Bergamo, Simone Inzaghi e tutto il club aspettano con apprensione l’ultimo test medico: nella migliore delle ipotesi lo stop sarà comunque di un mese e mezzo, ma già i primi accertamenti sono serviti ad escludere un intervento chirurgico. E non è poco: niente problemi ai legamenti crociati e collaterali.
l’attesa
—
Nella diagnosi generale si balla ancora tra una più blanda sublussazione e una più dura lussazione: dipende se sarà “parziale” o “completo” il distacco dell’articolazione tra femore e rotula. In ognuno dei due casi, si dovrebbe comunque puntare su una normale (e paziente) terapia conservativa. Del lungo recupero, un intervallo di tempo teoricamente compreso tra 6 e 8 settimane, ha parlato lo staff medico ieri ad Appiano, riunito proprio per discutere della situazione con Benji: durante la nuova visita si è cercato di capire quanto stabile fosse la rotula dopo una notte. Lo è abbastanza, al punto da allontanare il ricordo di quanto accadde a Barella: appena arrivato a Milano, nel novembre 2019, Nicolò si era fatto male a Torino ed era servito il bisturi in artroscopia per asportare il frammento cartilagineo della rotula del suo ginocchio destro. In attesa della risonanza, Inzaghi non può che pensare alle contromisure per non soffrire troppo di nostalgia. Senza Pavard, il sempreverde Darmian tornerà stabilmente alle vecchie consegne di “braccetto” . E per dargli il cambio, si vedrà finalmente Yann Bisseck, dopo i 7 miseri minuti col Monza al debutto.