NANTES – Alla Beaujoire saranno più di 30 mila i tifosi gialloverdi e avrebbero potuto essere molto di più, perché i biglietti sono andati esauriti. Il vento freddo che arriva dall’Atlantico e si porta dietro qualche nuvola carica di pioggia non spaventa i tifosi transalpini e nanche i sostenitori juventini, che non mancheranno allo stadio, alcuni in arrivo dall’Italia già dalla vigilia, altri dai dintorni in Francia.
L’esperienza
Allegri è stato chiaro: servirà tutto il gruppo, non solo il colpo di magia del singolo. E bisognerà ragionare anche sull’eventualità di giocare per 120 minuti, se la situazione non si sbloccherà nei 90. Serve l’esperienza di chi l’Europa League l’ha già conquistata ed è campione in carica: Filip Kostic è una delle armi a disposizione di Max per scardinare il muro del Nantes, che si schiererà con un prudente 5-3-2 pronto a ripartire velocemente in contropiede.
Senza Chiesa
Al netto del sistema di gioco bianconero che oscillerà tra una difesa a 4 in fase di non possesso e a 3 quando si attacca, il ruolo di Kostic sarà fondamentale anche dal punto di vista tattico: senza Chiesa, il serbo avrà il compito di attaccare la profondità agendo così più avanzato a sostegno delle punte.