A volte sono i dettagli a fare la differenza. Anche le dichiarazioni. I modi. I toni. La forma che diventa sostanza. E così pure una (non) risposta in conferenza stampa, nel dopo Roma-Juventus, può diventare emblematica e indicativa di un momento. Tanto più se giunge a seguito di altre (non) risposte a tono, nonché a distanza di pochi minuti dall’espulsione lampo subita da Moise Kean, cacciato per fallo di reazione dopo appena 39 secondi dal suo ingresso in campo all’Olimpico.
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Max… Canà
Ebbene, ad Allegri viene chiesto se il 4-3-3 visto nel finale della partita dell’Olimpico (ultimo quarto d’ora con Pogba in mediana e Di Maria più Chiesa a supporto di Vlahovic) possa diventare un’abitudine, nelle prossime partite. E se gli sia piaciuto. Ma il tecnico, un po’ in versione Oronzo Canà, dribbla: «Non parliamo né di 4-3-3 né di 3-7-2 né di 8-8-1. Di come vi piace a voi parlare di numeri». Manca solo il 5-5-5 con la bizona… A seguire: «Parliamo di una cosa. Che la Juventus ha fatto, nonostante la sconfitta, molto bene […]. Questa partita non deve abbatterci in niente. La Juventus ha f.atto 50 punti e questo nessuno se lo deve dimenticare. L’ho detto ai ragazzi: devono rimanere sereni».
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