Dopo la splendida prestazione e il gol con l’Udinese ha raccontato: “Abbiamo parlato con Garcia e gli abbiamo detto che ci piace giocarla, la palla. Noi giochiamo in questo modo”. E buonanotte ai lanci lunghi
K hvicha Kvaratskhelia è doppio, non solo quando pensa con i piedi. C’è un Kvara sindacalista e un Kvara bambino infinito. Per avere il secondo c’è bisogno del primo. Per capire il primo bisogna aspettare l’intervista dopo la partita a suo nome contro l’Udinese. Dopo aver procurato il rigore, dopo aver colpito due pali, dopo aver sombrerizzato il portiere friulano Marco Silvestri per segnare e dopo aver pescato la testa di Giovanni Simeone per fargli ritrovare il gol, ha anche spiegato, a fine partita, il cambiamento del Napoli.