Milan e Napoli, negli ultimi due anni, hanno dimostrato che si può vincere con i conti in ordine. La Serie A è ripartita con il fardello dei debiti e acquisti low cost. Presto si giocherà la partita più importante, quella sui diritti tv
Ètornato il campionato. Quello che ha smesso da tempo di essere il torneo più bello del mondo, ma che interessa tuttora a un italiano su due. Quello che nelle ultime due edizioni ha lanciato un avviso ai naviganti: vince chi ha i conti in ordine. Il Milan nel 2022 e il Napoli nel 2023 hanno sovvertito un teorema che sembrava ineluttabile. Non bisogna necessariamente spendere più di tutti per cucirsi lo scudetto sul petto. In passato certi presidenti (Cragnotti e Sensi nella capitale) andarono incontro a crac finanziari pur di assecondare le ambizioni della piazza, ma questo è il tempo dei fondi che mirano al ritorno dell’investimento. E chi, come De Laurentiis, resiste alla globalizzazione dei capitali, non può e non vuole di certo scimmiottare il mecenatismo che fu di Berlusconi e Moratti.