Il centrocampista guarda con fiducia alla prossima stagione: “Milinkovic via? Lotito sta lavorando per darci una mano. Immobile? Mi fido, è il nostro capitano. Se arriva un altro regista va bene: più siamo meglio è”
15 luglio
– AURONZO (BELLUNO)
Danilo Cataldi spinge la Lazio all’assalto di nuove ambizioni. “Migliorare il secondo posto in campionato significherebbe fare qualcosa di incredibile. Un aspetto bello e stimolante, ma è sempre il campo che decide. L’anno scorso nessuno dava il Napoli favorito, né la Lazio seconda. L’inizio del calendario è però duro per noi…”. Il mercato biancoceleste è indirizzato anche verso un altro regista. Il 28enne centrocampista romano non teme di perdere posizioni nel ruolo assunto nella gestione Sarri. “Sono uno che pensa che la concorrenza faccia sempre bene, affrontiamo competizioni importanti, già l’Europa League portava via tante energie, la Champions per la tensione che ci sarà ne porterà via ancora di più. La Lazio deve essere una squadra forte, servono calciatori forti a prescindere dai ruoli. Se arriverà un altro regista ben venga, siamo qui per il bene della Lazio, non per gli obiettivi personali. Sì, poi tutti vogliamo giocare, me compreso. Ci deve essere una concorrenza genuina, che faccia bene alla squadra”. La partenza di Milinkovic ha al momento fatto perdere valore alla mediana biancoceleste. “La Lazio ha perso un giocatore importante, che ha fatto dei numeri incredibili: di questo gli va dato atto. Sergej non ha mai detto nulla fuori posto, ha dato sempre il massimo, gli faccio un grosso in bocca al lupo. Non sono io a dire cosa bisogna fare sul mercato, si perde uno importante. Dobbiamo affrontare tante competizioni, c’è anche un nuovo format in Supercoppa, ci sono due partite in più. Serve un segnale, una spinta. Sicuramente il presidente Lotito sta lavorando per darci una mano”. Intanto le sirene arabe stanno tentando Immobile. “Ho visto Ciro come sempre, sereno e felice. Ho letto qualcosa sulle voci, non ne so niente sinceramente, neanche ne abbiamo mai parlato. Ho visto il solito Immobile in questi giorni: è il nostro capitano”.
RUOLO
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Con Sarri, Cataldi ha completato la sua evoluzione da interno a play. “Negli ultimi due anni ho sempre giocato al centro della mediana. Ora mi sento più adatto a quel ruolo, che è difficile e dispendioso. Però mi sento più a mio agio lì, poi se c’è la necessità e il mister me lo chiede di giocare in altre posizioni non ho problemi. Ora quello di play è il ruolo che sento più mio. Con Sarri c’è sempre qualcosa da imparare. Mi confronto con il mister e i collaboratori su ogni situazione. Se la Nazionale è ancora un sogno? Non lo so. La Lazio ora è la mia Nazionale, poi vedremo. Forse è una frase fatta. Però veramente, adesso voglio concentrarmi qui. Avversari per la Champions? Mi piacerebbe giocare contro una squadra inglese, con la Lazio non ci sono mai riuscito nelle Coppe”.