Falli duri e qualche provocazione di troppo: il difensore giallorosso è un incubo per gli avversari. E il numero 23 sulla maglia non è un casuale…
Forse l’ultimo difensore “vecchia maniera” rimasto nel campionato di Serie A. Merce rara nell’epoca della Var e di un calcio dove i giocatori vengono costantemente monitorati da un numero imprecisato di telecamere, obiettivi e smartphone. Se infatti c’è un uomo che, nonostante tutto, continua ad interpretare il ruolo del centrale come un cane da guardia pronto a ringhiare, mordere e intimidire l’avversario di turno, quello è Gianluca Mancini.