L’a.d. nerazzurro ha parlato a Sky Sport 24 del fuoriclasse spagnolo scomparso oggi
Giuseppe Marotta, l’a.d. dell’Inter, ha ricordato Luis Suarez parlando a Sky Sport 24: “E’ stato un grande ‘colpo’ – ha iniziato -, un grande acquisto per quella grande Inter di Herrera che ha vinto due Coppe dei Campioni. L’ho visto dal vivo in finale di Coppa Campioni a San Siro contro il Benfica e con lui ho avuto un rapporto d’amicizia sia alla Sampdoria, dove ha chiuso la carriera, sia quando è diventato ct della Spagna e nel 1986 ha vinto l’Europeo. Era innamorato della sua Inter e finché ce l’ha fatta, è stato osservatore nerazzurro”.
Secondo Marotta, “Suarez lascia tanto a livello di qualità tecniche e umane alle future generazioni. Da quando Herrera lo arretrò, la successiva somiglianza con Pirlo è diventata evidente: aveva un lancio lungo incredibile e, in un calcio lento e metodico come quello degli anni ’60, la sua era un’arma pazzesca. Ha scritto pagine indelebili della storia dell’Inter e del calcio europeo in generale. Era anche un grande scopritore di talenti: di Cristiano Ronaldo aveva fatto un motivo di orgoglio perché lo aveva ‘visto’ prima di tutti e lo aveva raccomandato all’Inter”.