Non tragga in inganno il punteggio risicato grazie al quale il Milan è tornato a vincere dopo un digiuno di 37 giorni, scandito da sconfitte a catena, difesa improvvisamente di burro, precaria condizione generale, progressiva perdita di fiducia. Il successo dei Campioni d’Italia è tutto da dedicare a Pioli. Dopo trentasette, durissimi giorni, durante i quali ha ricevuto critiche talvolta ingenerose, spesso ingiuste e dimentiche di tutti gli ostacoli che ha dovuto superare, l’allenatore ha indicato alla squadra la strada per uscire dalla crisi e la squadra ha risposto, sorretta dai tifosi che non l’hanno mai lasciata sola, nemmeno nel momento in cui il verticale crollo di rendimento,sembrava la condannasse a un disastroso girone di ritorno. Sia chiaro: la risalita è soltanto all’inizio, il primo tempo contro i granata è stato ancora lontano dallo smalto dei giorni migliori, ma nella ripresa il gioco è migliorato e, soprattutto, l’incornata di Giroud ha scacciato nuovi fantasmi, regalando tre punti preziosi nella rincorsa a un posto in Champions League.
La partecipazione alla quale è più che mai necessaria al club che ha imboccato la strada del risanamento dei conti. Proprio ieri, la pubblicazione del rapporto Uefa sullo stato del calcio è stata fonte di una notizia molto positiva per i conti rossoneri: nel 2022 la società ha ridotto di altri 25 milioni di euro l’indebitamento con le banche, a conferma di quanto gli sforzi di Casa Milan vengano premiati anche fuori dal campo.Ora il Tottenham di Conte che viene da tre vittorie consecutive. Ma il Milan, finalmente, s’è desto. E le parole di Maldini a difesa di Pioli sono state un atto di stima e di fiducia che confermano la statura morale di chi le ha pronunciate.