A colloquio col centravanti polacco: “Mai avuto dubbi sul riscatto. Allegri mi fa sentire la sua fiducia e voglio provare a vincere”
L’ hotel della Juventus affaccia sull’oceano Pacifico e ha una splendida vetrata vista mare. Arek Milik ha una stretta di mano vigorosa e i modi gentili, sorride spesso e s’illumina ogni volta che pronuncia la parola Juve. È arrivato a Torino a 28 anni, l’età della maturità, e sa che questo è il suo momento. L’avventura italiana però è iniziata nel 2016, quando un certo Cristiano Giuntoli, ora in bianconero, lo portò dall’Ajax al Napoli. “Mi raccomando eh, non dirglielo che ti ho preso io…”, scherza il nuovo d.t., che compare nel bel mezzo dell’intervista e svela anche un retroscena di mercato. “Se non si fosse rotto il crociato la prima volta lo voleva già il Real. Iniziò la stagione con 3 gol in 2 partite di Champions e poi fece due doppiette in campionato…”. Ora i due sono di nuovo insieme e condividono la stessa ambizione: vincere.