MILANO – Juan Luca Sacchi non arbitrerà in Serie A sicuramente fino al termine di gennaio. Poi si valuterà se prolungare questo stop di oltre tre settimane per altre giornate. È questo l’orientamento del designatore Gianluca Rocchi dopo l’errore dell’arbitro di Macerata nel finale di Monza-Inter: l’annullamento del gol di Acerbi per un fallo inesistente di Gagliardini. Bastavano un paio di replay per capire che erano stati i difensori del Monza Pablo Marì e Izzo a ostacolarsi a vicenda. Ma il fischio frettoloso di Sacchi, arrivato prima che la palla entrasse in rete, ha impedito al Var di entrare in azione e quindi ha cristallizzato la cancellazione della rete che avrebbe portato l’Inter sul 3-1. È il rimprovero principale mosso a Sacchi da parte dei vertici arbitrali: la svista viene considerata particolarmente grave proprio perché taglia fuori l’intervento del Var facendo evaporare ogni possibilità di revisione. Sacchi si è immediatamente reso conto dell’eccessiva fretta. Ha chiesto scusa negli spogliatoi ai dirigenti dell’Inter. Ma aveva capito già prima, pochi secondi dopo l’episodio sul prato dello stadio di Monza. Lo ha comunicato al quarto uomo che ha girato questa constatazione ai componenti della panchina nerazzurra che protestavano: «Ha sbagliato». Non tanto per la valutazione sballata del contatto in area, comprensibile vista la confusione sui calci piazzati. Ma perché il suo fischio è stato troppo precipitoso. Sarebbe bastato aspettare un secondo per vedere il colpo di testa di Acerbi finire in gol. A quel punto Sacchi avrebbe potuto fischiare, ma il Var sarebbe intervenuto per correggere la chiamata e convalidare il gol.
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Monza-Inter al veleno: la decisione sull’arbitro Sacchi
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