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Mourinho: “Dybala e Lukaku titolari. Vorrei un anno senza squalifiche, ma non riesco a non dire la mia verità”

Il tecnico portoghese: “Romelu e Paulo stanno bene e si sono allenati senza problemi. Smalling no: probabilmente salterà la partita”

José Mourinho guarda al futuro con uno sguardo diverso. Per la squadra (“Sono contento di chi è arrivato, quando siamo tutti e tutti in piena forma siamo una squadra veramente forte”) e anche per se stesso: “Il dna è quello che è – premette – ma la mia intenzione in questa stagione è zero partite di squalifica, sia per il campo che per la conferenza stampa. Se non vado ai microfoni a fine partita non è perché sono nervoso, non è termine adatto a chi ha alle spalle tante partite come me, ma perché sono onesto e non riesco a non dire la mia verità”.  

niente smalling

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Intanto domani c’è l’Empoli (“Negli ultimi due anni le abbiamo vinte tutte, ma non ne ricordo una facile”) e osservando ancora il futuro in positivo lo Special One – che conferma che “Lukaku e Dybala giocheranno dal primo minuto” – può contare su una rosa più ampia grazie al recupero di molti infortunati. Ma c’è un’assenza che preoccupa: “Purtroppo Smalling non sarà a disposizione, vediamo oggi in allenamento che succede, magari in extremis recupera per fare una panchina e venirci in aiuto in caso di necessità”.

romelu, PAULO e totti 

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Gli indisponibili sono l’inglese e Pellegrini, mentre Mancini (“Ringrazio Spalletti che con la sua sensibilità da allenatore di club gli ha permesso di tornare”) dovrebbe farcela. Azmoun è recuperato, “Lukaku quanto arrivato prima del Milan non era in condizioni drammatiche, ora sta bene, sarà titolare e non mi stupirebbe se giocasse 90 minuti”, “Dybala gioca, sta clinicamente bene ma è difficile che regga per l’intero incontro”, Renato e Paredes sono convocati ma ancora non in piena condizione. A Mourinho viene infine chiesto di Francesco Totti: “Ha detto che l’ho cercato per farlo venire alla Roma? Io sono l’allenatore, quindi non sono nessuno per parlare neanche con un mito del romanismo dicendogli ti voglio qui, ti offro questo… Io parlo con Francesco di banalità, parliamo di figli, di Frosinone, lui mi fa l’in bocca al lupo. È questo rapporto con lui, nel rispetto della gerarchia. Detto questo, io non ho una gran vita sociale a Roma, ma dai pochi contatti che mi capita di avere con la gente posso affermare che Totti è nella Roma, non ne è uscito e non lo farà mai”.


Fonte: http://www.gazzetta.it/rss/serie-a.xml


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