All’ombra di un papà che è stato una leggenda del calcio è cresciuto ereditando fisicità e progressione per svilupparle da uomo di fascia, nato attaccante e diventato terzino
Il nome entra nell’immaginario collettivo perché è quello di una leggenda del calcio degli Anni ‘90, tra le altre cose Pallone d’oro, vincitore di due scudetti, capocannoniere di una Champions League e uomo simbolo del pallone di un intero continente. Ad accendere le fantasie per l’arrivo alla Juventus di Timothy Weah ci si è messa anche la dichiarazione di voto di papà George, la leggenda di cui sopra, Presidente della Repubblica della Liberia: “Sono sempre stato juventino, mi sono innamorato della Juve con Platini e se mi chiede con quale altra squadra avrei voluto giocare dico Juve – ha detto solo pochi giorni fa alla Gazzetta -. E spero tanto di vedere Timothy giocare in Italia prima o poi”. Inevitabilmente all’ombra di cotanto genitore, con la necessità di uscirne, c’è un giocatore da scoprire.