Dopo la qualificazione ai quarti di Champions, Paolo Maldini lo ha ribadito anche con un pizzico d’orgoglio: “Krunic? È stato investito da polemiche i primi 2-3 anni, ma abbiamo creduto in lui ed è di livello superiore. Deve ancora fare quel salto che potrebbe fare, ma sono tanti gli esempi di giocatori che hanno dato tanto e che all’inizio sono stati criticati”. Approdato a Milanello nell’estate 2019, il bosniaco ha risolto i problemi di formazione di Pioli più di una volta. Trequartista, mezzala, esterno, incursore, playmaker, mediano di rottura e addirittura terzino. Gregario affidabile di una squadra cresciuta un passo alla volta nell’ultimo triennio, fino al G8 d’Europa. Con 20 presenze stagionali (5 volte su 7 titolare in Champions, con gol contro il Salisburgo) è l’emblema della vittoria delle idee. Non l’unico.
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Non solo Krunic: quando Pioli s’inventa i titolari vincenti
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