Il nigeriano ex nerazzurro, anche se solo per 11 gare, ora fa l’osservatore e il talent scout: “Osimhen è uno degli attaccanti più forti d’Europa, nella nostra nazione tutti i bambini girano con la sua maglia del Napoli. Un nome sul taccuino? Il 2004 Opola, ha giocato in D col Brindisi poi promosso grazie ai suoi gol”
Allenamenti e partite da seguire, nomi da appuntarsi, riunioni con i club. In Nigeria, c’è tanto da fare. Victor Obinna ha l’agenda piena: “Mi divido tra l’Africa e Milano, spesso vengo qui per cercare talenti da inserire nelle accademie del Paese”. Ha una vita impegnata, ma il tempo per la sua Inter lo trova sempre: “Ero a San Siro per i quarti con il Benfica, spero di andare anche a Istanbul. Il Manchester City è una squadra incredibile, ma da tifoso dico che possiamo farcela”. Quando parla dei nerazzurri sembra sia ancora parte del gruppo: “Serve essere convinti, crederci. Non era una vera finale, però tredici anni fa li abbiamo battuti”. L’ex attaccante nigeriano completava il tridente con Coutinho e Pandev nella prima amichevole giocata contro i Citizens: “Eravamo a Baltimora per la Pirelli Cup, faceva caldissimo. Segnai una doppietta, il primo gol su assist di Cambiasso. Anche Benitez si complimentò con me dopo la partita”. Appena undici presenze con l’Inter: “Ero giovane, a 21 anni contendevo una maglia a Figo e Quaresma. Volevo giocare di più, ecco perché scelsi di andare via”. Oggi Obinna non ha rimpianti: “Puntavo a essere protagonista in Europa e in nazionale, ci sono riuscito. Sono felice”.