L’attaccante svizzero si è raccontato a 360 gradi: “In autunno ho giocato contro i rossoneri e da allora siamo rimasti in contatto. Ruolo? Sono flessibile, devo solo adattarmi all’Italia”
1 agosto
– Los Angeles (usa)
I l corpo di Noah Okafor è una cartina geografica: lascia indizi sulla sua vita. Le treccine lo avvicinano istintivamente a Rafa Leao, che è già molto più di un compagno di squadra. I volti dei fratelli e della sorella – quasi tre disegni tatuati sul braccio sinistro – fanno capire quale sia il legame con la famiglia.