Il centrale greco dello Stoccarda, nel mirino della Juve, si impuntò coi genitori che lo volevano cestista. Ha mille passioni e voglia di emergere: “Non ho raggiunto il massimo, posso ancora migliorare in tutto”
A gennaio l’Inter, ora la Juventus. Il destino di Konstantinos Mavropanos sembra essere legato all’Italia, alla Serie A. In realtà questo ben prima che le italiane si interessassero a lui. Il greco classe 1997, di proprietà dello Stoccarda, ha infatti diversi punti di contatto con il nostro Paese. Appena arrivato in Germania, nel 2020 (quando aveva 22 anni), gli bastarono poche partite per strappare un paragone importante: viene infatti accostato a Lucio, che conquistò tutti sia in Bundesliga che nel nostro campionato. I due si assomigliano per vigore fisico (alto 192 centimetri, pesa poco meno di 90 chili), ma anche per il modo di giocare: le galoppate che Mavropanos fa palla al piede. Veloce, forte fisicamente, quasi imbattibile nel gioco aereo. Un difetto? Un po’ anarchico tatticamente, anche se questo lo rende imprevedibile.