La carriera dell’ex dirigente Juve, dal percorso come calciatore, all’alleanza con Marotta, alla vicenda Ronaldo all’inizio della crisi
Quando Fabio Paratici nasce – 13 luglio 1972 – è il penultimo giorno del calciomercato di quell’estate. Destino? Chi vuole lo può prendere come un segno. Nelle cronache dei giornali ci si lamenta perché all’hotel Hilton di Milano – sede delle “liste di trasferimento” come vengono chiamate – ci sono troppi allenatori e giocatori. Il mercato devono farlo i presidenti e i direttori sportivi, si dice. Il volume d’affari quell’anno viene calcolato attorno ai dieci miliardi di lire, con una brusca frenata rispetto all’anno precedente, quando ne vennero spesi tredici. Inversione di tendenza: in Serie A si tende al risparmio, sono in arrivo tempi di recessione per l’Italia. I colpi migliori sono quelli della Juventus, che si assicura dal Napoli Zoff e Altafini. A Borgonovo Val Tidone – in provincia di Piacenza – ci sono 6.613 abitanti, più il piccolo Fabio.