Il talento dell’Udinese si racconta a Sportweek e torna sulla sua calda estate di mercato: “Ero e sono sereno, quando sono tornato mi sono allenato. E Sottil mi ha detto…”
La timidezza del ventenne. La ritrosia del professionista. La rigidità di stampo tedesco combinata alla tipica diffidenza slava. Ce n’era abbastanza per temere che Lazar Samardzic, nato a Berlino da genitori serbi nati a loro volta in Bosnia, avrebbe opposto una fiera resistenza al tentativo di capirne di più sulla trattativa che, insieme all’incrocio Lukaku-Inter-Juve, ha infiammato l’ultimo calciomercato.