La primavera del calcio italiano: la miglior risposta a chi lo ritiene in crisi irreversibile
Negli ultimi anni il calcio italiano è stato criticato, deriso, vituperato, e non si può dire che mancassero i motivi. Tra un anno la Nazionale festeggerà un decennio senza Mondiali. Russia 2018 e Qatar 2022 li abbiamo guardati da lontano. L’ultima partecipazione risale al 2014 in Brasile e non ne conserviamo grandi ricordi, eliminazione al primo turno. Come in Sudafrica nel 2010. Così Germania 2006, la Coppa del Mondo vinta, rappresenta l’ultima volta in cui l’Italia è entrata nella fase a eliminazione diretta di un Mondiale. Se ci qualificheremo, rimedieremo forse nel 2026, tra Usa, Canada e Messico, vent’anni dopo. Quanto ai club, l’Inter è stata l’ultima italiana a vincere la Champions League. La Juventus è stata per due volte finalista, nel 2015 e nel 2017, ma ha perso e la cosa non conta. Materiale sufficiente per gridare alla regressione o alla recessione, in fondo la stessa cosa.