È il giorno di Roma-Juventus, all’Olimpico sfida con alta posta in palio per le due squadre che inseguono la zona Champions League e sui social Sofia Goggia ha “infiammato” la vigilia. La sciatrice azzurra sabato ha conquistato la sua quarta Coppa del Mondo di specialità (discesa), la terza consecutiva a rafforzare maggiormente il suo status di icona dello sci italiano e non solo. Nella giornata di oggi Sofia ha voluto celebrare ancora il poker iridato con un post social a sfondo calcistico: sotto la sua foto di ieri a Kvitfjell mentre fa il “4” con le dita c’è quella divenuta iconica di Francesco Totti di Roma-Juventus 4-0 del 2004 dove il capitano giallorosso, rivolgendosi a Igor Tudor (oggi allenatore del Marsiglia) disse: “Zitto, sono 4, vai a casa” mimando con le dita il poker rifilato ai bianconeri. Nella didascalia su Twitter Sofia ha scritto: “Non vedo differenze (emoji che ride)“.
Goggia, cuore bianconero
Un post social che fa storcere il naso ai tifosi bianconeri proprio perché Sofia è tifosa della Juventus. Nel 2017, dopo aver conquistato il bronzo ai Mondiali di Sankt Moritz, l’account twitter del programma televisivo TikiTaka, per annunciare la presenza della sciatrice bergamasca, aveva scritto: “Vola sugli sci e tifa per la Dea“. La Goggia rispose sotto quel tweet chiarendo: “a dire la verità tifo Juventus anche se l’Atalanta è di Bergamo ..!“.
Roma-Juventus 4-0 2004, la notte di Cassano e Totti
Era l’8 febbraio del 2004 quando, in occasione della terza giornata del girone di ritorno, la Juventus di Marcello Lippi fece visita alla Roma di Fabio Capello, entrambe rivali del Milan per la lotta allo scudetto. La partita fu un dominio giallorosso: Dacourt apre le marcature al 13′, Totti raddoppia dal dischetto al 53′ e poi la doppietta di Antonio Cassano (70′ e 85′) con la famosa esultanza del calcio alla bandierina (rompendola) ricevendo l’ammonizione da parte di Collina. Da quel ko nella capitale i bianconeri si ripresero vincendo poi 4 partite consecutive e chiudendo al 3° posto in campionato vinto dai rossoneri di Carlo Ancelotti.