Gli occhi di Luciano Spalletti sulla nuova Joya. Il boom di Matias Soulè col Frosinone non sta passando inosservato, tanto che nelle ultime 2 gare di Serie A dei gialloazzurri contro Fiorentina e Roma c’erano degli scout della Nazionale azzurra per visionare con attenzione il gioiellino argentino di proprietà della Juventus. La scelta della dirigenza bianconera di mandarlo a giocare in prestito in una squadra italiana si sta rivelando vincente, visto che alla corte di Di Francesco il talento classe 2003 ha trovato l’ambiente giusto per giocare con continuità e provare a consacrarsi. D’altronde il talento non è mai mancato al calciatore scuola Velez. Gli serviva soltanto avere la possibilità di metterlo in mostra. Occasione arrivata ad agosto grazie al lungo corteggiamento di Guido Angelozzi, che per settimane si è speso in prima persona per convincere Matias a sbarcare in Ciociaria. Insistenza premiata, verrebbe da dire.
Soulè, la somiglianza con Dybala
E adesso il Frosinone si gode il boom dell’esterno offensivo che sempre più addetti ai lavori accostano per qualità tecnica e movenze a un certo Paulo Dybala. Proprio della Joya, Soulè punta a diventare l’erede in bianconero nella prossima stagione. Una crescita che fa sorridere anche il suo agente (Martin Guastadisegno), che nei prossimi mesi conta di sedersi al tavolo delle trattative con Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna per discutere del rinnovo del contratto attualmente in scadenza nel 2026. Un prolungamento (con relativo adeguamento dell’ingaggio…) tra l’altro pure nei piani degli stessi dirigenti juventini, che credono tanto nelle doti di Soulè. Per questo hanno preferito cederlo in prestito quest’estate, piuttosto che ascoltare le proposte di club come Feyenoord e Betis Siviglia che lo volevano a titolo definitivo.