“La città e il pubblico rimarranno per sempre nel mio cuore. Mi immagino che amore ha ricevuto Maradona considerando quanto ne ho ricevuto io. A gennaio valuterò se ho voglia di tornare ad allenare”
Il Napoli, il calcio, il presente dedicato alla famiglia. Luciano Spalletti ha parlato a 360° sul palco di Certaldo in un’intervista a Sky Sport in occasione di un riconoscimento da parte della sua città natale: “È una serata particolare – ha esordito Spalletti – sono stato premiato nel paese dove sono nato e dove giocavo da bambino, per me vuol dire riaprire il cassetto delle emozioni e dei segreti”. Il tecnico ha dedicato molti pensieri ovviamente a Napoli: “I napoletani mi hanno dato talmente tanta gioia che non sta né in cielo né in terra. Mi hanno regalato sensazioni bellissime, nessun traguardo o nessuno scudetto potrebbero far meritare tutta questa gioia e questo entusiasmo che loro mi hanno dato. Il mio pensiero va alla città e al pubblico. Non c’è bellezza, pur grande che sia, che possa ridarti quello che mi hanno dato loro. Mi hanno fatto veramente sentire come è impossibile far sentire una persona o come può meritare una persona. Non so quello che hanno fatto a Maradona, sarà mille volte di più, ma mi immagino che amore ha ricevuto lui considerando quanto ne ho ricevuto io. L’ultimo pensiero va a loro che rimarranno sempre nel mio cuore, avrò sempre questo pubblico e questo tifo con me. Difenderò sempre Napoli e il Napoli. È una città sorprendente, incredibile dal punto di vista creativo. A Napoli ho fatto due anni di università di vita perché ho conosciuto situazioni nuove. Ne abbiamo parlato spesso nello spogliatoio, i napoletani ci hanno trainato in questo percorso”.
il futuro
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Nessuna voglia di tornare in panchina, almeno per il momento: “La vedo dura – ha proseguito Spalletti -, ho delle questioni personali da mettere a posto e per le quali serve un po’ di tempo. E poi sono stanco, avevo la famiglia e una figlia piccola distante, voglio stare un po’ insieme a lei e con la mia famiglia. Tra dieci giorni le squadre ripartono e io non so con quale entusiasmo sarei ripartito se fossi stato ancora un allenatore di Serie A o l’allenatore del Napoli. Verso dicembre, gennaio o febbraio penserò se ho la voglia necessaria per tornare a fare l’allenatore dentro lo spogliatoio”.