Giocava in Serie A, aveva talento ma anche l’infortunio facile, mentre andava a messa lo prelevarono di forza e chiesero il riscatto alla famiglia. Una trattativa serrata, scene da film d’azione, poi tutto finito? No, perché otto anni dopo…
Era in auto, stava facendo manovra, nel tentativo di parcheggiare il più vicino possibile alla chiesa. Lo aspettavano per la messa. Accadde tutto in fretta. Tre persone – secondo le ricostruzioni dei testimoni – bloccarono l’auto e lo prelevarono con la forza, costringendolo a salire su un’altra macchina. Seguirono nell’ordine: la sgommata, la polvere della terra che si alza, la fuga. Poi dopo un attimo di sgomento collettivo – in tanti avevano assistito alla scena – tutto tornò alla normalità perché in Nigeria quella – purtroppo – era la normalità. I fedeli presero posto in chiesa, il prete cominciò la messa. A Warri erano le nove di mattina del 9 giugno 2012.