TORINO – A San Siro, il giovane Toro gioca, spreca e perde. Perde perché il Milan ha Giroud, attaccante che fa la differenza, mentre gli uomini di Juric non hanno un bomber vero ma un attaccante camuffato da punta. Sanabria, infatti, si è divorato un gol nel primo tempo tutto solo davanti al portiere: questa la differenza che ha permesso ai rossoneri di dare una piccola pedata alla crisi e ricaricare il morale in vista del match di mercoledì a San Siro contro il Tottenham di Antonio Conte, dove sarà battaglia.
Il Toro giovane esce con zero punti
Il Toro esce esce da San Siro a testa alta ma con nessun punto come spesso è successo in campionato con i granata a giocarsela alla pari, in alcuni frangenti anche meglio degli avversari, ma senza avere la forza di trovare la via del gol. Resta, però, la soddisfazione di aver visto giocare con il giusto piglio alcuni ragazzi… in carriera. Senza i centrocampisti titolari Ricci e Ilic il tecnico granata ha schierato Adopo e Gineitis, quest’ultimo fino a poco tempo fa protagonista della Primavera di Scurto. Ebbene, i due hanno dimostrato di poter stare nel gruppo. Il primo ha giocato con grande disinvoltura, confermando tutto quello che di buono aveva fatto in passato quando Juric lo ha chiamato in causa. E questa buona notizia non è un dettaglio, soprattutto in prospettiva futura. E poi altri aspetti confortanti: per un’ora i granata hanno fatto la partita, ci hanno provato, segno evidente che sul piano della manovra il lavoro del tecnico sta confermando la sua efficacia.
Torino, serve un… Giroud
Ma Juric non può fare gol e, soprattutto, non ha un elemento come Giroud che da solo ti vince la partita. Adesso i granata devono pensare alla prossima sfida di campionato contro la Cremonese, in programma lunedì 20 al grande Torino, per cercare di non perdere contatto con quel 7º posto che alla fine potrebbe catapultarli in Conference League. Ma, come ha confermato la stessa partita di San Siro, a luglio bisognerà assolutamente trovare una prima punta in grado di raggiungere la doppia cifra sotto l’aspetto del gol. Ripartendo dai giovani, in attesa di inserire Ilic e magari recuperare Pellegri, ma cercando una fotocopia, anche sbiadita, di Giroud. Perché – lo ripetiamo – è stato il francese a battere il Toro che, sotto l’aspetto del gioco, con i suoi giovani non meritava di perdere. Ma ha perso sprecando un’altra occasione per spiccare il volo verso l’alto anche perché i rossoneri non hanno ancora ritrovato la forma-scudetto della passata stagione. Ma questa è un’altra storia che per il Toro è la solita storia: sbaglia tante occasioni. Anche contro un Milan fragile.