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Torino: con Adopo, contro il Milan, per la storia

TORINO – Scatto da centometrista per seguire il contropiede innescato da Sasa Lukic e proseguito da Brian Bayeye, piattone di sinistro per battere Ciprian Tatarusanu e regalare al Torino una vittoria bella e per certi versi inaspettata contro il Milan. L’ultima volta che Michel Adopo ha giocato a San Siro è andata così e quella partita la ricordano bene, anche se con umore differente, sia i tifosi granata che quelli rossoneri. Un mese dopo (era l’11 gennaio quando si è giocata la gara degli ottavi di finale di Coppa Italia) il centrocampista francese torna proprio a San Siro per giocare di nuovo contro il Milan e, anche questa volta, può avere la chance per essere protagonista. Ivan Juric ha tutta l’intenzione di concedergli nuovamente spazio, probabilmente dal primo minuto, per dare sostanza al centrocampo: una mossa già proposta al Franchi contro la Fiorentina, in campionato, e che era risultata decisiva per gli equilibri della squadra. Anche perché a livello fisico Adopo ha quei centimetri e quei chili che possono fare molto comodo contro le qualità tecniche degli avversari oltre che nei calci piazzati, sia quelli difensivi che quelli offensivi. In conferenza stampa Juric ha speso parole al miele per Adopo, anzi per “Ado” come lo ha più volte chiamato: «Anche l’altra volta (contro l’Udinese, ndr) mi è piaciuto molto, Ado mi sta dando molte soddisfazioni». Così invece, ha fotografato il momento vissuto da Linetty: «Aveva attraversato un periodo molto positivo, ultimamente però ha reso un po’ meno. Cerca di fare le cose bene, ma ci riesce un po’ meno rispetto a qualche tempo fa quando andava forte».

Le parole di Juric

Tornando ad Adopo e al suo possibile impiego dal primo minuto contro il Milan, l’allenatore ha aggiunto: «Adopo e Vieira hanno caratteristiche simili, sono entrambi degli incontristi, in questo momento Ado conosce però meglio certe dinamiche». Facile quindi immaginare che, oltre al borsone, il centrocampista francese abbia portato con sé sul pullman per Milano un carico di fiducia. E pensare che al Torino è rimasto un po’ per caso: a inizio estate sembrava destinato a una nuova cessione, nel doppio ritiro in Austria ha invece saputo approfittare del mercato iniziato (molto) a rilento per convincere Juric a concedergli fiducia. Era reduce da una buona stagione alla Viterbese in serie C, e allenamento dopo allenamento ha saputo conquistare l’allenatore grazie alla sua duttilità tattica. Non è infatti un caso che, alla prima giornata di campionato sul campo del Monza, Juric lo abbia schierato titolare nella linea difensiva per via delle varie assenze. Il tecnico poi ne ha centellinato l’utilizzo fino a lanciarlo titolare a centrocampo in una partita difficile come quella contro la Fiorentina. Non si può parlare di caso o di fortuna, Adopo ha avuto il merito di saper sfruttare al meglio le proprie occasioni (vedasi appunto quanto avvenuto nella partita di Coppa Italia proprio contro il Milan): tanto che ora pensare a un suo futuro con un ruolo sempre più centrale con la maglia del Torino non è utopico.

L’intesa

Certo va prima trovata un’intesa per il rinnovo del contratto: l’attuale scadrà il prossimo 30 giugno ma la trattativa è già iniziata. «Parliamo con il Torino da qualche mese. Ci troviamo molto bene qui, i rapporti con l’allenatore e con la società sono bellissimi. L’intenzione è di andare avanti insieme, ma vorremmo anche la certezza che Michel possa avere spazio, perché è fondamentale per un giovane così da raggiungere il massimo livello», aveva spiegato il suo procuratore, Yvan Le Mée, nelle scorse settimane. Il prolungamento del contratto di Adopo è uno degli obiettivi di Davide Vagnati per questi mesi, mentre la priorità del centrocampista, almeno oggi, è un’altra: affrontare al meglio la partita di questa sera e riuscire a essere di nuovo, per la terza volta – la gara di un mese fa è stata la seconda – protagonista a San Siro contro il Milan. Qual è stata la prima? Era il 2018 e con la Primavera, proprio in quello stadio e contro la formazione rossonera, vinse la Coppa Italia di categoria (anche in quel caso la partita finì 1-0 per il Torino, proprio come un mese fa negli ottavi di finale). In quel caso non segnò Adopo ma Borello. Poco male, la festa fu comunque granata.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

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