Siamo andati a trovare il difensore-cult: “A fine carriera tornerò per portare avanti quello che i miei hanno costruito. A Lecce ho le chiavi dello stadio così posso andare presto in palestra. Vi racconto dell’esultanza coi muscoli, intanto volete vedere la macchina dei pomodori?”
Tuta da lavoro gialla e verde, scarpe da ginnastica e il solito ciuffo impeccabile. Il ragazzone che passeggia tra le stalle è lo stesso che, lo scorso 9 giugno, era in ritiro con la Nazionale di Roberto Mancini. “Pensavo che non mi sarebbero serviti gli abiti borghesi, così non li ho portati. Volete sapere com’è finita? I miei compagni giravano in camicia e io ero l’unico con la felpa azzurra dalla mattina alla sera. In fondo, però, mi piaceva da matti…”. Federico Baschirotto ci apre le porte della sua fattoria, il posto dove è cresciuto e ha imparato l’arte del sacrificio.