Il suo primo presidente Nobile racconta il primo soprannome: “Lo chiamavamo così perché era piccolo e sgusciante”. L’amico Ascagni: “Non ha mai davvero lasciato la città”
7 gennaio
– Cremona
C’è chi racconta di averlo visto qui non molto tempo fa, poco prima che “Topolino” si congedasse dalla Nazionale per volare a Londra e giocare l’ultima partita contro l’avversario che se l’è portato via. A Grumello Cremonese, poco più di 1.600 anime a qualche chilometro da Cremona, Gianluca “Topolino” Vialli ha trovato il suo posto al sole: è lì, nella quiete dalla campagna, in un castello del XV secolo bello come quelli delle fiabe, che il campione è stato bambino.