Centravanti potente, tecnico, completo, con il senso del gioco. Per molti versi superiore al norvegese che oggi viene visto come un marziano
Oggi, quando si discute di centravanti, non si fa che citare il nome di Erling Haaland come se fosse un marziano venuto sulla terra a miracol mostrare. Per carità, il norvegese è un gran bell’attaccante, inserito in un contesto di primo livello come quello del Manchester City guidato da Pep Guardiola, ma la memoria, compagna preziosa che spesso stimola oltre che il ricordo pure la nostalgia, aiuta a ripescare da un passato nemmeno troppo lontano un giocatore che, per caratteristiche, non era certo secondo a Haaland: Christian Vieri, Bobo per tutti, che fa cinquant’anni giusti giusti e, se ne avesse la metà, sarebbe ancora protagonista in campo e di lui si direbbero meraviglie.