Esperienza e sogni promozione. Il Bari continua a tenere il passo giusto per giocarsi la promozione diretta in Serie A. Tre lunghezze separano i pugliesi dal Genoa e un cammino ancora lungo davanti per provarci. Ambizioni da neo promossa, squadra che guidata in panchina da Mignani e dalle idee di Polito si sta ritagliando un posto tra le sorprese della serie cadetta. Una serie A da voler raggiungere per tanti e da ritrovare per altri come Mirco Antenucci. Dal 2019 al servizio dei biancorossi e diventato subito simbolo della tifoseria attraverso i gol. Un lungo girovagare da nord a sud d’Italia, e una parentesi al Leeds, che l’hanno portato fino in Puglia per vivere una seconda giovinezza.
Antenucci-Bari e i sogni da A
Nato a Termoli e cresciuto a Roccavivara in Molise, Antenucci muove i suoi primi passi nel calcio in Abruzzo. Giulianova e poi Ancona, prima del lungo girovagare che l’ha portato a maturare esperienze importanti fino a mettere le radici in quel di Bari. Arrivato nel 2019 si è caricato sin da subito la squadra sulle spalle. Capitano dentro e fuori dal campo, è lui il trascinatore del gruppo biancorosso. I 38 anni non fermano la sua fame e la voglia di essere sempre decisivo al servizio di Mignani. L’obiettivo della Serie A è un regalo che Antenucci vuole farsi e vuole fare ai tifosi biancorossi dopo diversi anni nel purgatorio della Serie C.
Proprio in Lega Pro è stato il capocannoniere della squadra per tre stagioni consecutive: 49 gol per il ritorno in B del Bari. Dopo aver raggiunto la promozione con Torino e Spal, Antenucci ha voglia di ripetersi e anche nell’annata in corso, nonostante l’abbassamento del minutaggio, ha trovato 7 gemme preziose. Le ultime importanti per la vittoria contro gli estensi e il rigore trasformato con grande freddezza per il pari nel finale contro il Cagliari. Il Bari vola grazie all’entusiasmo ritrovato e la voglia del lupo di Roccavivara di essere ancora determinante. Bari e Antenucci sognano insieme.