Walid Cheddira sta facendo sognare Bari. L’attaccante marocchino, classe 1998, ha raggiunto il picco massimo (per ora) della sua carriera, trascinando i biancorossi nel campionato di Serie B. Sono stati mesi da incorniciare, culminati con la rete decisiva nel match col Cosenza. In mezzo il mondiale in Qatar col suo Marocco, e una continuità realizzativa mai avuta prima. Dalle Marche alla semifinale mondiale, la storia di Cheddira.
Le prime esperienze
Nasce a Loreto da genitori marocchini, ama le Marche ma sceglie comunque di rappresentare il Marocco. La passione per il calcio non è innata né precoce: gli viene trasmessa da suo padre Aziz, con un passato da calciatore tra i dilettanti. Dopo alcune esperienze nelle squadre locali, Cheddira esordisce con il Loreto, approdando successivamente alla Sangiustese in Serie D: esordio in Coppa Italia contro il Castelfidardo, trovando subito il primo gol con la nuova maglia.
Nel 2019 la svolta: viene acquistato dal Parma per circa 90.000 euro, ma di fatto con i gialloblu non giocherà mai, venendo sempre ceduto in prestito. Arezzo e Lecco esperienze non proprio positive, il feeling con il gol lo ritrova al Mantova, in Lega Pro, dove va a segno per 9 volte.