TORINO – La 35ª giornata di Serie B si apre oggi con due anticipi, fischio d’inizio alle 16.15 (poi, domani 1° Maggio, tutte le altre gare). Oggi però, occhio alla partita della Unipol Domus, col Cagliari che ospita la Ternana. Entrambe le squadre vivono un momento particolare. I sardi, dall’arrivo a gennaio di Sir Claudio Ranieri, indubbiamente hanno trovato una quadratura che prima, con Liverani, mancava. Però il Cagliari, che in estate era considerata la seconda favorita dopo il Genoa per la A, resta ancora al di sotto delle attese d’inizio stagione, a Ranieri manca la svolta definitiva riuscita invece a Gilardino col Genoa. Per carità, con Sir Claudio la squadra si è rimessa in carreggiata, passando dall’11° posto alla zona playoff. Ma per il passo che stanno tenendo i sardi negli ultimi tempi, non è ancora scontato che il Cagliari possa disputare gli spareggi per la promozione: al momento il Casteddu è sesto, a +4 su Modena e Palermo, le prime squadre fuori dalla zona playoff. Provare a scalzare il Sudtirol dal quarto posto (che assieme al terzo consente ai playoff di saltare il turno preliminare e di scendere in campo dalle semifinali) non appare semplice: gli altoatesini hanno 5 punti di margine, è vero che non corrono più come fino a un mese fa ma l’unico punto che hanno conquistato nelle ultime tre uscite, lo hanno raccolto lo scorso turno in casa della capolista Frosinone. Insomma, fino a non troppo tempo fa Ranieri parlava ancora di A diretta ma il quadro attuale della situazione è ben diverso, qui innanzitutto c’è da mettere in sicurezza il piazzamento playoff e mantenere il 6° posto consentirebbe di disputare il turno preliminare in casa, potendo giocare quasi per due risultati: in caso di parità al 90’, il regolamento dei playoff prevede che al 1° turno si disputino anche i supplementari e se la parità perdura, al 120’ passa la squadra di casa, in virtù del miglior piazzamento in campionato. Resta il fatto che, per non correre rischi nelle ultime giornate, il Cagliari deve cambiare passo già da oggi: non vince da 4 partite, nelle quali ha raccolto 3 pari e il ko dell’ultimo turno a Parma, con gli emiliani che grazie a quella vittoria sono ben più indiziati dei sardi nel provare ad insidiare il Sudtirol quarto. Oggi poi, mancherà ancora Mancosu e si sa quanto sia determinante il suo contributo perché è quello di un giocatore che gioca (anche) per la sua gente, i migliori risultati il Cagliari li ha fatti quando ha potuto averlo in grande spolvero. Sull’altro fronte, ci sarà una Ternana ferita per il tonfo dell’ultima uscita, l’1-4 rimediato dal Venezia che ha mandato su tutte le furie patron Bandecchi: squadra in silenzio stampa, può parlare solo lui che ha utilizzato parole di fuoco per il tecnico Lucarelli, inoltre per giugno ha già annunciato una sorta di rifondazione perché in effetti appare esaurito il ciclo della squadra che nel 2021 riconquistava la B a suon di record. Ma, come ha ammonito Ranieri, guai a sottovalutare gli umbri, per almeno due ragioni. Innanzitutto perché un pensierino ai playoff possono ancora farlo: l’8° posto della Reggina è attaccabile, sia perché il distacco è di soli 3 punti, sia per i problemi giudiziari dei calabresi, già puniti con un -3 e che a breve potrebbero subire altre penalizzazioni. E poi perché se la Ternana è in giornata, può mettere sotto chiunque, non va dimenticato che alla 9ª giornata le Fere erano state capaci di issarsi in testa da sole, grazie a 5 vittorie di fila. Quel clima lì, però, a Terni è evaporato da tempo. L’altra sfida di oggi è un incrocio salvezza che mette i brividi, Spal-Perugia. I padroni di casa oggi sarebbero retrocessi, sono sì penultimi ma ancora vivi, visto che non perdono da 4 giornate, nelle quali la squadra di Massimo Oddo ha messo insieme 6 punti. Vincendo oggi, scavalcherebbero in classifica gli umbri e salirebbero a quota 37, a fine turno potrebbero ritrovarsi in zona playout. Il Perugia di Fabrizio Castori se la passa peggio. Nell’ultima uscita, in casa col Cosenza, non è andato oltre lo 0-0, mancando la vittoria in uno scontro diretto che poteva dare un altro volto al fondo classifica. Prima di quel pari, gli umbri avevano collezionato 3 ko di fila che hanno prodotto la pesante situazione attuale (oggi il Perugia disputerebbe i playout col Cittadella). Nel complesso, da entrambe le squadre era lecito attendersi di più: la Spal in estate aveva fatto un mercato importante e nutriva qualche ambizione; il Perugia veniva dal sorprendente piazzamento playoff della scorsa annata. Ma in una B così competitiva, qualcuno fatalmente deve steccare. Però ci sono ancora 12 punti in palio, un’enormità: anche se inizia a essere tardi, entrambe possono ancora trovare il cambio di passo decisivo.
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Ranieri e il Cagliari, sarebbe l’ora di svoltare
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