in

Bologna-Shakhtar, muro rossoblù (e Skorupski): in casa in Europa non hanno mai perso

È stata una grande festa di calcio. Un punto, nessun gol, ma comunque un grande ritorno che in città aspettavano da sessant’anni: era il lontano 1964, la prima e unica volta del Bologna in una Champions League che, al tempo, si chiamava ancora Coppa dei Campioni. Fu eliminazione immediata, visto che si partiva subito dall’eliminazione diretta. Ko in Belgio con l’Anderlecht all’andata, vittoria in casa a Bologna al ritorno e “bella” giocata in campo neutro al Camp Nou di Barcellona, con tanto di monetina lanciata in aria per decidere chi avrebbe passato il turno (fu l’Anderlecht). Contro lo Shakhtar, nel 2024 contemporaneo, è arrivato un pareggio all’esordio nella super Champions, e che contribuisce a una statistica clamorosa: il Bologna è rimasto imbattuto in tutte le sue 34 partite giocate in casa nelle varie competizioni europee; tra le squadre imbattute in casa, è quella con più partite giocate (segue l’Ipswich Town a 31).

Muro Skorupski

Tutto questo anche grazie al rigore parato da Lukasz Skorupski a inizio partita. Muro casalingo del Bologna e muro anche da parte del portiere polacco, che vanta una serie di statistiche altrettanto incedibili. Intanto, non ha subito gol in tutti gli ultimi quattro rigori affrontati tra Serie A e Champions League, ne ha parati 13 dal 2014/15 e nessun portiere ha parato più rigori di lui tra campionato e coppe europee nelle ultime tre stagioni (5). Inoltre, il suo salvataggio dopo 3:28 minuti è diventato il terzo più veloce nella Champions League degli ultimi vent’anni, meglio solo Steve Mandada nel 2017 (3:09 minuti) e Anton Kochenkov nel 2019 (1:54 minuti). 


Fonte: http://sport.sky.it/rss/sport_calcio_champions-league.xml

Italiano dopo Bologna-Shakhtar Donetsk: “Rammaricati, ma è un esordio positivo”

Manchester City-Inter 0-0, le pagelle della partita di Champions