Nello studio di Sky Sport ci si chiede perchè la Lazio non possa sognare. Arriva lo stesso Marco Baroni a fungere da pompiere: “Io preferisco lavorare a testa bassa, con umiltà ma anche ambizione. Predico questo e la squadra lo sta facendo, possiamo ancora crescere giocando questo livello di partite. Dovevamo aggredirli per non lasciarli palleggiare, la squadra ormai sente queste cose. Sono contento, prestazione matura, di compattezza, spirito e attenzione. Ho avuto la percezione che la squadra andava lanciata e i giocatori mi sono venuti dietro con voglia, capendo cosa fare. Non mi sorprendono i giocatori, tutti hanno qualità”.
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“I giovani vanno lanciati, devono avere serenità”
L’allenatore della Lazio non ha paura di esprimersi anche sui singoli, partendo però da un presupposto generale: “Dobbiamo rompere il muro sui giovani, devono giocare, sapendo che possono sbagliare. Noi lavoriamo per avere partite sempre più importanti e con più sfide del genere siamo in grado di crescere”. Gli esempi più nitidi sono quelli di Isaksen e Tchaouna, decisivi rispettivamente domenica e stasera: “Tchaouna sta migliorando, oggi ha perso un paio di volte il terzino avversario ma vedo la sua applicazione. Deve cercare di essere meno istintivo, ma lo stiamo mettendo a posto. Sa calciare con entrambi i piedi e vicino la porta è pericoloso. Isaksen è un altro esempio di giovane che va liberato, a Napoli non solo ha segnato, ci ha anche dato corsa e spirito difensivo, deve avere serenità per esprimersi al meglio”. Dele-Bashiru è invece l’ultimo giocatore a essersi perfettamente integrato nei meccanismi della squadra: “Viene da un calcio meno organizzato, io penso che possa giocare a centrocampo perché è tecnico e ha un fisico dominante. Deve imparare a portare la velocità della sua testa a quella delle gambe“.
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