Quando c’è lui in campo non ci si annoia mai. Il protagonista è ancora “Dibu” Martinez, che si fece conoscere al grande pubblico durante la finale dei Mondiali quando parò col piede il tiro dell’ultimo secondo di Kolo Muani, poi un rigore a Coman e infine si lasciò andare a un’esultanza fuori misura da campione del mondo. Protagonista lo è tornato anche nella serata di giovedì di Europa League, contribuendo alla qualificazione in semifinale del suo Aston Villa. Dopo l’1-0 dell’andata, gli inglesi sono andati sotto per 2-1 sul campo del Lille e per decidere il passaggio del turno sono stati necessari i rigori, dove si è esaltato il portiere argentino.
Zittisce il pubblico e (seconda) ammonizione: ecco perché non è stato espulso
L’estremo difensore dei Villans si è preso la scena nella lotteria dagli 11 metri. A partire dal primo penalty, neutralizzato a Bentaleb. A quel punto Martinez si è rivolto verso i tifosi di casa e li ha ‘zittiti’ con il segno dell’indice sulla bocca: un gesto che non è piaciuto all’arbitro che ha estratto subito il cartellino giallo nei confronti del portiere, già ammonito nel finale di primo tempo. Perché non è stato espulso? La decisione è stata presa correttamente, secondo regolamento che recita: “I tiri di rigore vengono eseguiti dopo che la gara è terminata e, salvo disposizioni contrarie, si applicano le Regole del Gioco pertinenti. Un calciatore che è stato espulso durante la gara non può prendervi parte; i richiami ufficiali e le ammonizioni adottati nei confronti di calciatori e dirigenti durante la gara non saranno tenuti in considerazione durante i tiri di rigore”. I cartellini gialli, dunque, si annullano prima dell’inizio dei calci di rigore, motivo per cui “Dibu” è rimasto in campo e ha poi parato un altro tiro dal dischetto, ad André, regalando la semifinale alla squadra di Unai Emery.
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