Si riparte da Sporting-Atalanta. Sarà la sfida dell’Alvalade ad inaugurare gli ottavi di finale di Europa League, gara anticipata al mercoledì per evitare la concomitanza con un’altra partita in programma a Lisbona lo stesso giorno, quella del Benfica. È la terza volta (la seconda in terra lusitana) che le due squadre si affrontano in stagione dopo i due scontri diretti nella fase a gironi. A presentare l’incontro l’allenatore della Dea, Gian Piero Gasperini, che ha parlato a Sky Sport a 24 ore dal match d’andata. Queste le sue dichiarazioni:
Qui a Lisbona l’Atalanta giocò il 5 ottobre una delle migliori partite, soprattutto il primo tempo. In cosa siete cresciuti di più da ottobre e in cosa è cresciuto lo Sporting?
“Sono passati tanti mesi e partite, lo Sporting era già una squadra molto forte in quel momento. Era già prima in classifica e adesso si è consolidata ancora di più, sta facendo delle cose molto buone in campionato e anche in Europa, anche se ha dovuto fare un turno in più. Credo che anche noi in questi cinque mesi abbiamo fatto bene in Europa, in Coppa Italia, anche in campionato siamo stati sempre nelle posizioni molto alte. Sicuramente sono due squadre un po’ diverse, ma equilibrate”
Arrivate da una settimana poco gratificante dal punto di vista dei risultati. C’è il rischio che possa incidere o si azzera tutto?
“Noi abbiamo fatto un ottimo punto col Milan, abbiamo perso con l’Inter ma ci sta e perso purtroppo col Bologna, una partita dove ci rimane tanto rammarico per come si è sviluppata. Speravamo di fare un altro risultato, però è chiaro che questa è un’altra competizione e si riparte. L’unico problema per noi è che stiamo giocando partite di questo livello in modo troppo ravvicinato: questo può rappresentare una difficoltà, perché 4 partite così in meno di 11 giorni… senza pensare alle altre tre in meno di 8 giorni (Juve, Sporting e Fiorentina) che arriveranno. Indubbiamente questa è una situazione in cui avremmo preferito non trovarci”
È colpa del calendario asimettrico, del sorteggioo di cosa? Al netto del recupero con l’Inter…
“La partita con l’Inter è stata inserita in un momento dove avremmo avuto bisogno di avere un po’ di respiro tra una gara e l’altra. Domani giochiamo una partita senza quasi prepararla, questa è l’unica grossa difficoltà”
Capello ha detto qualche giorno fa che il campionato portoghese è poco allenante e Amorim in conferenza gli ha dato ragione perché non sono abituati a giocare partite così ravvicinate contro squadre come Inter, Milan e Bologna. Quindi in Europa trovano delle difficoltà ogni tanto, può essere una chiave?
“Indubbiamente è diverso giocare partite così tirate in così poco tempo. Succede. Chi gioca le coppe gioca spesso tre partite, poi qualche volte ci sono anticipi e posticipi, sono creati apposta per dare la possibilità alla squadre italiane di prepararsi al meglio in Europa. Questo non è successo a noi ed è una grossa colpa”
Hai fatto una considerazione interessante sull’evoluzione del ruolo del centravanti. Hai detto che la prossima tappa sarà quello di correre di più all’interno della stessa partita. Il correre non troppo è alla base della mancata esplosione di Scamacca?
“Il calcio moderno va verso la globalizzazione, le cose evolvono. Quest’anno si vedono difensori centrali che vanno a fare dei centrocampisti, degli interscambi di ruoli più continui tra reparti per evitare inferiorità numerica e costringere gli attaccanti ad essere più dinamici. Poi ci sono le caratteristiche: non si può pretendere che uno come Scamacca faccia i chilometri di Ederson o De Roon, però aumentare il loro raggio d’azione sì. Dal punto di vista psicologico vorrei che Scamacca si togliesse un po’ di dosso tanta pressione che ha, perché su di lui c’è sempre l’aspettativa che debba essere un grandissimo campione a tutti i costi, che deve fare sempre delle giocate straordinarie. Vorrei che scalasse un po’ più nella normalità, che fosse meno deluso quando perde una palla o sbaglia un controllo. Questo credo sia la base, dopo se riuscirà ad avere più gioia e meno pressione addosso farà dei grossi passi in avanti”
C’è una frase di Pierre Corneille che dice “a vincere senza pericolo si trionfa senza gloria”. Ci vuole spiegare da dove arriva?
“Arriva dal fatto che se vinciamo qui ci copriamo di gloria. Vincere contro le squadre forti ti copre di più soddisfazione. In questi anni ho sempre coltivato, anche quando sfidavo le squadre forti, l’idea di poter sempre vincere. È sempre questo che mi ha alimentato, poi a volte becchi delle scoppole e altre le dai”.
Gasperini in conferenza stampa: “Gioca Musso”
L’allenatore dei bergamaschi ha poi parlato in conferenza stampa: “Siamo due formazioni che arrivano al gol in modo diverso, l’obiettivo per entrambe è sempre fare un gol in più dell’avversario – ha spiegato -. Non avrei voluto incontrare lo Sporting: primo perché è una squadra forte e poi perché questa competizione per noi è un’occasione per confrontarci con altre realtà. È un po’ strano che incontreremo lo stesso avversario per la quarta volta da ottobre, ma il sorteggio è stato questo e ne prendiamo atto”. E sulle scelte di formazione ha aggiunto: “Domani gioca Musso. È uscito dai titolari perché ad un certo punto ho fatto una scelta su Carnesecchi, anche perché sembrava ci fosse l’opportunità per Musso di andare via a gennaio, ma è sempre stato molto positivo e merita anche lui la sua vetrina. I diffidati? Ogni partita ha la sua importanza, non possiamo fare conti“.
approfondimento
Musso dal 1′: le probabili di Sporting-Atalanta
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