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Campionato, tra le sei sorelle comanda il Grande Fratello

NAPOLI – C’è ressa e c’è grande confusione fra le sette sorelle dell’alta classifica. Comanda il Napoli che non eccelle in nulla (seconda difesa fra le squadre di testa e ultimo attacco). L’Atalanta ha il migliore attacco e la peggiore difesa. L’Inter ha segnato 26 gol, ma ne ha incassati 14. La Juve è imbattuta, ma s’è impigliata in sei pareggi. Il Milan è in ritardo. Fiorentina e Lazio sono le sorprese: i viola capaci di fare sei punti in tre scontri al vertice (2-1 alla Lazio, 2-1 al Milan, 2-3 con l’Atalanta), i laziali con la peggiore differenza reti dopo il Napoli.
Cifre contraddittorie che non consentono di identificare la squadra più forte, quella che vincerà lo scudetto. Tutti però dicono: l’Inter è la più forte. Negli scontri diretti dell’alta classifica, l’Inter ha fatto gli stessi punti di Napoli e Juventus. Ma l’Inter i confronti diretti li ha giocati tutti a Milano (4-0 all’Atalanta, 4-4 con la Juve, 1-1 col Napoli, 1-2 col Milan). Il Napoli ne ha giocati tre in trasferta (2-0 al Milan, 1-1 con l’Inter, 0-0 con la Juventus), uno in casa (0-3 con l’Atalanta).
Se lo scudetto lo vince la squadra con la migliore difesa, dopo dodici giornate la Juve è avanti (7 gol al passivo). Se vince la squadra col migliore attacco, l’Atalanta è in testa (31 gol con Retegui capocannoniere). L’Atalanta è la squadra con la migliore differenza reti (+16), la Juve è terza (+14), il Napoli è penultimo (+10).
Nessuna “cifra” sinora indica la squadra-scudetto, la formazione superiore alle altre. Inter e Atalanta hanno il vantaggio della continuità in panchina: Simone Inzaghi guida i nerazzurri da quattro anni, Gasperini è addirittura al nono anno sulla panchina dell’Atalanta. Le altre “sorelle” hanno cambiato allenatore.
Il Napoli del magnifico castello difensivo di Conte è alla ricerca del gol perduto. Il Napoli tira di meno, segna di meno dicono le statistiche. Kvaratskhelia con 5 reti, miglior cannoniere azzurro, è il segno dei tempi di magra offensiva. Gli attaccanti segnano poco (Lukaku 4, Politano 1, Simeone 1, Neres 1). Due centrocampisti (Anguissa e due volte McTominay) e due difensori (Buongiorno e tre volte Di Lorenzo) sono dovuti intervenire sotto le porte avversarie.
In attesa di sfavillanti fuochi d’artificio offensivi, Conte ha badato soprattutto alla ricostruzione della difesa dopo il flop del campionato scorso, decima difesa del torneo (48 gol incassati). Nelle dodici partite di quest’anno, il Napoli ha tenuto la porta imbattuta per sette gare. Buongiorno è il nuovo leader della trincea azzurra che ha elevato il rendimento di Rrahmani, con Meret cui vanno sempre pochi elogi, ma è stato protagonista a Cagliari e contro il Parma, proteggendo i successi azzurri, e ha ben figurato col Milan e con l’Inter.
Come si piazza il Napoli tra le sette sorelle dell’alta classifica? Di che cosa nutre il suo primato, appena un punto avanti ad Atalanta, Fiorentina, Inter e Lazio, due punti avanti alla Juventus, otto davanti al Milan che ha una partita da recuperare?
Si dice che per vincere il campionato non bisogna perdere punti con le formazioni medio-basse. Contro le squadre medio-basse, scorpacciata della Lazio 24 punti in nove partite (Napoli 21 punti, Inter 20, Atalanta, Juventus e Fiorentina 19, Milan 14). Contrordine, lo scudetto si vince negli scontri diretti dell’alta classifica. Hanno fatto meglio Atalanta e Fiorentina (6 punti in tre confronti), Napoli e Inter 5 punti in quattro confronti, Juventus 5 punti ma in tre gare.
Del Napoli sapremo meglio a gennaio. I “lavori in corso” di Conte non sono finiti. I primi risultati sono apprezzabili. E a gennaio s’aprirà la finestra del mercato invernale. Il Napoli cercherà innanzitutto un centrale di difesa.
Sinora Napoli, Atalanta e Lazio sono le squadre che hanno vinto di più (8), ma l’Atalanta e la Lazio (col Milan) hanno incassato più sconfitte (3). La Juventus è imbattuta, Inter e Fiorentina hanno perso una sola partita. La Juventus è in testa nei pareggi (6).
L’equilibrio regna sovrano tra il meglio e il peggio. L’Atalanta, però, ha più di una situazione favorevole, compreso il capocannoniere (Retegui 11 gol). Il fiorentino Kean segue a 8 centri. Il Napoli è lontano (Kvaratskhelia 5 reti).
Dopo la sosta, subito Napoli-Roma e Milan-Juventus. Riprende la corsa per individuare la squadra-regina.


Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/serie-a


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