Giuntoli, i compiti alla Juve
Arrivato alla Juventus, in due sessioni di mercato, ha abbassato i costi di gestione di un centinaio di milioni puntando in primis, ma non solo, sul contenimento degli ingaggi dei calciatori. La filosofia che ha animato il suo mercato prevede l’acquisto di calciatori d’età inferiore ai 26-27 anni in maniera tale che, qualora si rilevasse utile, dopo un paio di stagioni possano essere ceduti senza veder intaccato il valore del loro cartellino. E poi ecco le sostituzioni chirurgiche per risparmi efficaci più che mai. Due esempi: Chiesa costava 13 milioni di euro all’anno, che moltiplicati per 5 anni avrebbe significato un esborso di 65 milioni di euro: al suo posto è arrivato Nico Gonzalez, il cui costo del cartellino (33 milioni) sommato a quello dell’ingaggio per 5 anni (3,5 lordi che diventano 17,5) offrono un risparmio di 15 milioni.
Rabiot costava 12 milioni di euro che per 5 anni avrebbero significato 60 milioni, mentre Thuram è stato pagato 20 con un ingaggio nel quinquennio di 25 milioni totali: risparmio finale di 15 milioni. L’anno scorso l’arrivo di Giuntoli a Torino è coinciso con la Coppa Italia vinta, mentre questa stagione è iniziata col piede giusto in Serie A e in Champions. Sostenibilità e competitività: la ricetta di chef Giuntoli.
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