Pensa che Taremi abbia fatto bene a trasferirsi dal Porto all’Inter?
«Secondo me sì, anzi è successo pure tardi, sarebbe dovuto arrivare prima. Avrebbe potuto fare un salto importante prima dei 31-32 anni. Ha fatto molto bene al Porto, ma avrebbe già potuto dire la sua in Italia. Pazienza, lo farà adesso con i nerazzurri».
Ha avuto un impatto importante con l’Inter, seppur in amichevole.
«Sì, lui ha un carattere forte in campo. Non è un caso che si sia preso subito la responsabilità di battere i rigori. Parliamo di un giocatore che si muove tantissimo in campo, avanti, sinistra, destra, torna indietro. Marcare uno come lui è difficile. Inzaghi potrà schierarlo in qualsiasi posizione dell’attacco. E volendo anche come mezzapunta. Sicuramente farà molto bene all’Inter. Taremi tecnicamente è forte, come di testa. Ha velocità, batte bene i rigori, sa smarcarsi».
Per la felicità di Inzaghi.
«Il tecnico dell’Inter ha già dimostrato la sua bravura. Lui è veramente un allenatore molto intelligente, tatticamente forte. La sua squadra di solito è quella dominante in campionato. Si inseriscono i centrocampisti, come i quinti che possono aiutare tanto Taremi a segnare in questa stagione».
Voi quindi siete contenti del trasferimento di Taremi all’Inter e che sia allenato da Inzaghi?
«Contentissimi. Mehdi ha le possibilità di fare molto meglio rispetto a quanto fatto in Portogallo. E l’Inter, giocando un calcio offensivo, può aiutarlo. Inzaghi sfrutta le qualità dei suoi calciatori al 100% e anchedi più. Chi scende in campo, lo fa bene. Le transizioni sono ottime, come il giro-palla, gli inserimenti. L’Inter gioca benissimo, segna molto. È una squadra esempio per tutta Europa. E quindi Taremi potrà dimostrare le sue qualità, come viceversa il team sfruttare le sue di peculiarità».
Quanti gol pensa possa segnare Taremi?
«Difficile rispondere con esattezza. Direi tra i 12 e i 18-20 gol».
In teoria la coppia d’attacco titolare dell’Inter sarebbe Lautaro-Thuram.
«Taremi potrebbe fare molto bene anche sulla fascia, con un attacco a tre, o da mezzapunta. Comunque oggi giorno non ci sono titolari assoluti. Gli allenatori cambiano. E Taremi ha già iniziato benissimo. Lui vale tanto come calciatore».
Lei ha giocato in Italia dal 2000 al 2006. La Serie A di quell’epoca era il miglior campionato del mondo. Taremi a quale attaccante di allora può essere accostato?
«Lui ha diverse caratteristiche. Un mix di velocità, qualità tecnica, forza di testa. Potrebbe assomigliare a Shevchenko secondo me».
Se lei avesse marcato Taremi, come si sarebbe comportato Mehdi?
«Io ero veramente molto severo con gli attaccanti avversari (ride, ndr). Ai miei tempi c’erano punte fortissime: Crespo, Batistuta, Vieri, Shevchenko, Simone e Pippo Inzaghi, Del Piero, Totti, Trezeguet, Montella, Delvecchio. Però resto convinto che anche Taremi avrebbe fatto bella figura quando giocavo io. Vedrà, darà tanto all’Inter».
Lo vede meglio in coppia con Lautaro o con Thuram?
«Con Lautaro faranno benissimo. L’argentino tiene bene la palla, fa salire la squadra, mentre i movimenti di Taremi possono servire a tutta la squadra. Vedrà quante palle Martinez servirà a Taremi per farlo segnare».
Ma è vero che ora tutto l’Iran tifa Inter?
«Adesso sì. Arriveranno pure da tutta Europa a San Siro per vedere Taremi in azione. E ho letto pure che sui social l’Inter ha già benefi ciato, con una crescita eff ettiva dei suoi numeri, del seguito dei sostenitori iraniani».
Inter, Marotta su Carboni: “Marsiglia? Chiuderemo in questo modo…”