Il mister non ha alcuna intenzione di concedere una passerella scudetto domenica all’Inter a San Siro, cosi? come non intende mollare un solo centimetro da qui alla fine. Rimangono cinque gare da vivere senza ansie. Dando tutto cio? che resta di un triennio bello, ma che difficilmente diventera? meraviglioso.
“Nessuno si è arreso”
Anche perche? il calendario dopo il duello proibitivo contro l’Inter non regala chissa? quali slanci di ottimismo: resteranno infatti Bologna, Verona, Milan e Atalanta. Non proprio pizza e fichi, insomma. Juric ha parlato alla squadra. Lo aveva fatto con la bocca avvelenata dalla prestazione gia? a caldo dopo il pareggio contro il Frosinone. Successivamente, invece, i toni sono stati quelli di un condottiero che non ha alcuna intenzione di concedere alla squadra un mese in piu? di vacanza.
Da qui al 26 maggio il Toro vuole sudare tutte le magliette che indossera?. Gia? Matteo Paro lo aveva spiegato domenica dopo lo 0-0 contro i ciociari: “A Empoli la squadra ha fatto un’ottima partita, ma ci e? andata male. Il derby lo abbiamo affrontato bene contro una squadra forte. Contro il Frosinone invece abbiamo trovato delle difficolta?, ma non abbiamo subito gol e i ragazzi ce l’hanno messa tutta. Noi prepariamo le partite bene e li carichiamo, dal canto loro i giocatori ci tengono tanto a rimanere aggrappati fino alla fine: qui nessuno si e? arreso”.
Buongiorno: “Non molleremo di un millimetro”
Anche Alessandro Buongiorno ha confermato questa versione: “Dobbiamo essere consci che ce la possiamo fare (riferimento all’Europa, ndr) e affronteremo ogni partita che ci rimane al massimo delle nostre possibilita?: non vogliamo mollare un millimetro e andare forte fino alla fine, e? solo una questione mentale”. Cosi? anche Juric, in questi giorni, sara? impegnato in questa missione: rigenerare il gruppo sul piano psicologico, cercando di mostrare un Toro all’altezza da qui alla fine.
Ai granata non mancheranno le sfide stimolanti. A partire dall’Inter, passando per la rivelazione Bologna alla vigilia della commemorazione di Superga. Poi Verona, Milan e Atalanta. Se oggi parlare di Europa diventa un esercizio stucchevole, allora e? meglio cambiare registro: chiudere la stagione superando i 53 punti dello scorso anno e? un obiettivo decisamente piu? realistico.