Era nell’aria ed è diventato ufficiale proprio in questi istanti: Massimiliano Canzi è il nuovo allenatore delle Juventus Women. Il tecnico, dal 1 luglio, andrà a prendere il timone della squadra bianconera al posto di Montemurro per iniziare un nuovo corso. Canzi ha deciso di lasciare il Pontedera e accettare la proposta del club torinese per iniziare una nuova avventura con nuovi stimoli. Per lui tantissime esperienze nel calcio maschile a partire dal ruolo di collaboratore di Mario Beretta e Zenga, nel mezzo anche un’esperienza all’estero al Paok e in Primavera al Cagliari poi diversi anni di Serie C e ora il nuovo progetto con le Women della Juve
Juve Womwn, ufficiale la nomina di Canzi
La Juventus ha ufficializzato la scelta con un comunicato pubblicato sul proprio sito: “Dal 1° luglio 2024 Massimiliano Canzi sarà il nuovo allenatore delle Juventus Women: è ufficiale la firma sul contratto che lo legherà ai nostri colori per due stagioni, fino al 2026, con un’opzione a favore del Club anche per un terzo anno.
Mister Canzi è un tecnico con una lunghissima militanza anche nella massima serie maschile, in cui ha maturato una grande esperienza in campo e nella gestione di calciatori di alto livello . Arriva in bianconero dopo un’ottima stagione al Pontedera, squadra affrontata in questa stagione dalla Juventus Next Gen nel Girone B di Serie C. Con la formazione toscana il tecnico classe ’66 – arrivato a campionato iniziato nell’ottobre del 2022 per prendere il posto di Pasquale Catalano – ha raggiunto per due volte consecutive i play-off, la prima volta da sesto in classifica e quest’anno da nono. Proprio la grande cavalcata della passata annata, quella che Canzi ha iniziato “in corsa” subentrando a ottobre in panchina e chiudendo in sesta posizione, è valsa al Pontedera il migliore piazzamento nella sua storia in un campionato professionistico e all’allenatore milanese un importante riconoscimento personale, quello di “Migliore Allenatore” del Girone B di Serie C al Gran Galà del Calcio.
Quella in provincia di Pisa è soltanto l’ultima avventura in ordine temporale del tecnico meneghino che, nella sua carriera, vanta una lunga esperienza prima come vice di Mario Beretta a Siena, Lecce, Torino, Brescia, Cesena, Latina e Salonicco, sponda PAOK, e poi come primo allenatore sulle panchine del Cagliari Primavera, dalla stagione 2015/2016 al marzo 2020 quando è diventato il vice di Walter Zenga in Prima Squadra sempre a Cagliari, dell’Olbia, della Turris e, appunto, del Pontedera.
Ora è pronto a iniziare la sua seconda esperienza nel calcio femminile – dopo quella nella stagione 2000/2001, sempre nella massima serie, a Sesto San Giovanni – con l’obiettivo di scrivere insieme nuove pagine di storia bianconera e con il desiderio di proseguire una tradizione che, dall’anno della sua fondazione a oggi, ha visto questa squadra sollevare almeno un trofeo ogni anno”.
Juve Women, Canzi: “Sarà una grande sfida”
L’allenatore ha espresso così le sue sensazioni dopo la firma: “Sono molto felice di essere qui: per me è una grande sfida, dopo quattro anni molto positivi in Serie C. Sono professionista da 18 anni, ho scelto di aprire una nuova fase della mia vita in un momento importante della mia carriera: conosco da tanto tempo il mondo del calcio femminile, che è stato anche parte della mia carriera, avendo allenato in Serie A. Non ho avuto ovviamente alcun dubbio nel rispondere alla chiamata della Juventus, perché non ho mai lavorato in un club di questo livello: avremo la possibilità di competere al massimo in più di una competizione, e questo in generale è qualcosa che capita raramente”.
Canzi-Juve, il benvenuto di Braghin
Stefano Braghin, dirigente del club bianconero, ha spiegato così la scelta di Canzi come nuovo allenatore della Juventus Women: “Canzi ha maturato una notevole esperienza in Serie A maschile, ha saputo affinare le sue doti più didattiche e di formazione nel campionato Under 19 maschile ed ha chiuso il suo percorso nel maschile disputando campionati di vertice con squadre giovani e non favorite come saremo noi nella prima fase di questo ciclo che riparte. Ha insomma maturato una serie di skills diverse che ne fanno un profilo a tutto tondo con la personalità, l’esperienza e le competenze giuste per ripartire dopo due anni in cui, aldilà dei risultati, abbiamo disperso molto la nostra identità vincente in una ricerca, talvolta eccessiva, dell’estetica a discapito della pratica. Se a queste considerazioni aggiungiamo la grande umanità, serietà ed onestà intellettuale che hanno accompagnato Max nel suo percorso di allenatore attraverso tutte le categorie, penso che siamo riusciti a trovare una sintesi molto vicina se non del tutto coincidente con il profilo di allenatore che avevamo ipotizzato prima di iniziare la fase di selezione”.