INTER-MILAN 5-1
16 settembre: va in scena il primo derby stagionale, il quinto del 2023. Nei quattro precedenti l’Inter ha sempre avuto la meglio dei cugini (3-0 in Supercoppa Italiana il 18 gennaio a Riad, 1-0 in campionato il 5 febbraio, 2-0 il 10 maggio nell’andata della semifinale della Champions, 1-0 sei giorni più tardi nel ritorno). È la quarta giornata di campionato, entrambe le squadre arrivano a punteggio pieno, dopo una serie di vittorie convincenti. Si preannuncia così una stracittadina tirata, decisa dei dettagli, invece è un monologo nerazzurro, con Lautaro e compagni che rifilano uno schiaffo a mano aperta ai rossoneri, dominando una gara senza storia. Un sogno per gli interisti, un incubo per i milanisti. Apre Mkhitaryan, ancora in gol nel derby, raddoppia Thuram con un eurogol da vedere e rivedere. Leao accorcia, ma è solo un fuoco di paglia. Ancora l’armeno trova il 3-1, con Calhanoglu che su rigore che punisce i suoi ex tifosi e Frattesi chiude la festa allo scadere siglando un pokerissimo che per forza di cosa resterà nella storia.
NAPOLI-INTER 0-3
La detronizzazione degli ex campioni d’Italia arriva alla quattordicesima giornata, in programma il 3 dicembre. Con l’Inter che si impone a Napoli per 3-0. I nerazzurri, reduci dal pareggio di Torino contro la Juventus per 1-1, devono rispondere proprio ai bianconeri, capaci di imporsi per 2-1 a Monza nel recupero. Il Napoli è all’ultima chiamata per sperare di poter rientrare nel giro scudetto, in campo il match è più tirato di quanto si possa pensare, con la vera differenza che viene scalfita dal centrocampo nerazzurro e da Sommer. Calhanoglu, sul finire del primo tempo, porta infatti avanti gli ospiti con una staffilata dalla distanza. Nella ripresa arriva poi il raddoppio di Barella e il 3-0 di Thuram. L’Inter vola così a +11 sui campani, trovando anche il nono clean sheet stagionale in Serie A. Ottima la prova di Sommer, che mette definitivamente a tacere le discussioni sul suo conto.
INTER-JUVENTUS 1-0
L’Inter scappa via e si cuce mezzo scudetto sul petto il 4 febbraio, quando i nerazzurri battono in casa per 1-0 la Juventus, grazie a un’autorete di Gatti, allungando così sui rivali bianconeri. La prestazione dei ragazzi di Inzaghi, nonostante il successo di misura, è di quelle che non lasciano spazio a dubbi e interpretazioni. Con i padroni di casa che avrebbero potuto mettere a referto molte più reti, con Szczesny assoluto protagonista, nonché San Wojciech con due miracoli da far stropicciare gli occhi su Barella e Arnautovic. La classifica, aggiornata così alla quarta giornata di ritorno, vede l’allungo a +4 dei nerazzurri sui bianconeri, per un successo che sarà determinante non solo per rinfocolare l’entusiasmo interista verso la seconda stella, ma pure decisivo, in modo negativo, per la squadra di Allegri, superata minimamente nel punteggio e di gran lunga sul piano del gioco, che inizierà una spirale negativa che l’attanaglierà anche nelle partite successive. Con l’Inter che fugge via e vede sempre più vicino il Tricolore.
ROMA-INTER 2-4
Meno di una settimana dopo aver battuto la Juventus, alla ventiquattresima di A, l’Inter è di scena all’Olimpico di Roma. La gara, del 10 febbraio, vede i nerazzurri affrontare i giallorossi del nuovo corso De Rossi. Gli ospiti, che vogliono dare seguito al successo contro i bianconeri, partono forte, trovando con Acerbi, di testa, la rete del vantaggio. I padroni di casa però non demordono, anzi. E trovano prima l’1-1 con Mancini e poi con El Shaarawy, a pochi secondi dall’intervallo, il gol del 2-1. Potrebbe essere una mazzata, in realtà l’Inter – spronata dalla telefonata di Inzaghi (squalificato) nello spogliatoio rientra sul verde con ancora più voglia e convinzione del volere tornare a casa con i tre punti. E nella ripresa non c’è storia, con un parziale di 3-0 che spiega al meglio la superiorità nerazzurra e l’uragano interista che si abbatte sulla Capitale. Prima Thuram pareggia i conti, poi il francese provoca l’autorete di Angelino su un invitante cross di Dimarco, con Bastoni che infine, a tempo scaduto, fissa il risultato sul definitivo 4-2 per i nerazzurri. E pazienza se l’allenatore dovrà pagare una “dolcissima” sanzione.