in

“Torino, rinforzati così a gennaio e affidati a Che Adams per restare a galla”

Camolese, mezzo pieno o mezzo vuoto il bicchiere granata dopo il pari di Marassi? «Ho visto alcune cose interessanti da cui ripartire. Il Toro ha fatto una buona prestazione, dimostrando compattezza e unione di squadra. Sul piano del gioco ha concesso poco al Genoa e avrebbe meritato di più. Al di là della rete annullata nel finale, se c’è una formazione meritevole del successo era proprio il Torino. Ai granata sabato è mancato solo il gol».

Un problema che rischia di diventare atavico: il Toro ha segnato appena un gol nelle ultime 6 giornate. «Naturalmente pesa tantissimo l’infortunio di Zapata. Duvan faceva la differenza e garantiva un bel numero di reti. La sua assenza ha depotenziato parecchio la squadra, questo credo sia indubbio e indiscutibile. Quando perdi il miglior giocatore, diventa difficile per qualsiasi club ripartire e ottenere risultati importanti. Tra poco si aprirà il mercato e naturalmente mi aspetto l’arrivo di un nuovo attaccante».

Che tipo di punta serve a gennaio? «Un centravanti che sia strutturato e abbia una presenza fisica importante all’interno dell’area di rigore. Serve uno che là davanti faccia reparto e ovviamente veda la porta».

Si parla di nomi importanti in uscita da big come Arnautovic (Inter), Simeone (Napoli), Beto (Everton), Jovic (Milan). Possono fare al caso del Toro? «Sono tutti ottimi attaccanti, seppur con caratteristiche diverse tra loro. Secondo me c’è un fattore importante da non trascurare nelle valutazioni…».

Quale? «Conta come vengono qui e con che spirito lasciano le loro squadre per abbracciare un nuovo progetto. Il Torino necessita di un attaccante importante e che faccia la differenza; perché ciò accada serve venire al Toro con la voglia e la testa giusta. Le motivazioni sono fondamentali».

Vista la stagione anonima, il mercato resta l’ancora di salvezza a cui si aggrappano i tifosi del Toro. Oltre all’attacco dove bisogna intervenire? «Dipende da che modulo vuole adottare l’allenatore. Se Vanoli continuerà con il 3-5-2, gli esterni sono fondamentali per sviluppare quel tipo di gioco. A quel punto anche sulle fasce si può migliorare e rinforzare l’organico con degli innesti in quel ruolo, dove qualcosa manca».

I tifosi intanto sono preoccupati: questo Toro, reduce da 4 sconfitte nelle ultime 6 gare, rischia di essere risucchiato in zona retrocessione? «Non bisogna guardarsi alle spalle e pensare agli altri, ma fare punti in fretta. Il Toro visto a Marassi ha lottato e tenuto bene il campo, oltre ad aver avuto le occasioni per vincere. Pertanto coi giusti correttivi a gennaio può dare delle soddisfazioni ai tifosi e non rischiare nulla, evitando così possibili sofferenze».

Da che giocatore si aspetta uno step di crescita per risalire in classifica? «Un elemento che mi piace e ritengo molto interessante è Che Adams. Lo scozzese era partito benissimo, però adesso lo vedo un po’ in difficoltà. Continuerei a dargli fiducia: ha le doti per aiutare il Torino a conquistare punti importanti».

Il top player granata resta Samuele Ricci, che fa gola alle big italiane e inglesi. Seguirà anche lui le orme di Buongiorno? «Ricci è forte e l’ho detto in tempi non sospetti. Non a caso è entrato in pianta stabile nel giro della Nazionale. Ha tutte le doti per arrivare ai massimi livelli. Inoltre mi sembra un ragazzo molto intelligente e con la testa sulle spalle. Il suo futuro in un top club, però, passa inevitabilmente dalla stagione che disputerà col Torino. Più aiuterà il Toro a ottenere risultati importanti e più ci saranno interessamenti nei suoi confronti. A quel punto in estate di fronte a una grande offerta, soddisfacente per tutti, potrebbe partire anche lui, come accaduto con Buongiorno».


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/calcio/serie-a

Roma, parla Ranieri: “Pensiamo al nuovo allenatore, ma ora ci sono Braga e Como”

Europa League, il calendario e gli orari delle partite della sesta giornata