Yildiz-Vlahovic, titolari in attacco dal primo minuto in Verona-Juventus, erano stati catechizzati da Landucci nel prepartita. Il vice di Massimiliano Allegri gli aveva ribadito di giocare vicini, per permettere ai due di dialogare meglio. La prestazione dei due, e dell’intera squadra bianconera, non è stata brillante ma il clima e l’armonia dello spogliatoia sembra non risentire del momento difficile che sta attraversando la Juve. Sono solo due i punti ottenuti nelle ultime quattro gare.
Yildiz e Vlahovic, sostituzioni e il gesto
Nel corso della ripresa, Allegri ha provato a dare la scossa alla squadra con le sostituzione e il passaggio al 4-3-3 con Chiesa largo a sinistra. Al 66′ Yildiz è uscito per fare spazio ad Alcaraz e ha lasciato il campo dal punto più vicino, sulla fascia opposta a quella dove si trovano le panchine. Completato il giro, il classe 2005 non è andato direttamente a sedersi ma ha prima richiamato l’attenzione Allegri – in piedi nell’area tecnica e dunque piuttosto distante dalla panchina – per per poi dargli la mano e abbracciarlo. Lo stesso è accaduto con Vlahovic al minuto 81: rimpiazzato da Milik, è uscito dal terreno di gioco da fondocampo e ha fatto il grio. Prima un cenno di intesa con Allegri, poi una corsetta per salutare il suo allenatore.