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Zaccagni e la fascia di capitano della Lazio: “Da quando la indosso…”

«Da quando sono diventato capitano della Lazio ho avvertito la responsabilità che questo ruolo richiede, nei confronti dei miei compagni di squadra, del mister, di tutto lo staff, dei tifosi e anche degli arbitri, che meritano rispetto da parte di tutti, giocatori e spettatori. La fascia di capitano ti fa crescere, sia come atleta che come persona. Auguro a tutti i giovani capitani d’interpretare pienamente questo ruolo perché ti aiuta a vedere tutto con occhi nuovi sia in campo che nella vita. In bocca al lupo ai capitani CSI Roma!». Così Mattia Zaccagni, portando i suoi saluti alla vigilia di un appuntamento particolarmente atteso.

Tutto pronto per la quindicesima edizione de “La Notte dei Capitani”

Domani, sabato 14 dicembre, dalle ore 21 l’impianto polisportivo capitolino di via Montona 13 sarà il cuore pulsante della 15ª edizione de “La Notte dei Capitani”, un’iniziativa organizzata dal Centro Sportivo Italiano di Roma dedicata ai giovani atleti, ai capitani delle squadre e ai loro dirigenti. Un’occasione unica per riflettere sul ruolo fondamentale del capitano all’interno di una squadra, promuovendo i valori dello sport cristiano come il fair play, la lealtà e il rispetto per gli avversari, secondo i principi ispiratori del CSI. 

Un percorso educativo è un processo di crescita fatto di passaggi, di avanzamenti graduali e di una progressiva presa di coscienza delle responsabilità verso sé stessi e gli altri; deve garantire una quotidianità, una continuità temporale, una perseveranza nelle azioni, altrimenti non si educa, ma si emoziona. Nella società di oggi sono venuti a mancare alcuni riti di passaggio che scandivano la vita degli adolescenti e preadolescenti, aiutandoli a percepire concretamente e visivamente il passaggio da una fase della propria vita ad un’altra. Questo ha portato con sé un progressivo effetto di deresponsabilizzazione ed è sempre più difficile coinvolgere gli adolescenti in percorsi di assunzione di responsabilità.

Passquini: “Indispensabile insegnare a prendersi cura degli altri”

«Noi crediamo sia indispensabile – spiega Daniele Pasquini, presidente del CSI Roma, saper insegnare a gestire “il peso delle cose”, a prendersi cura degli altri, ad affrontare le difficoltà, ad essere testimone. Nello sport c’è una figura che è chiamata ad essere il leader del gruppo, è il capitano. A lui viene affidato il compito di guidare la squadra, di accompagnare i compagni, di essere da esempio, di rappresentare il gruppo. Il ruolo del capitano è pertanto una ‘palestra’, una scuola dove imparare a gestire la responsabilità attraverso l’esperienza».

La serata sarà incentrata sulla cerimonia del “giuramento del capitano”, al termine della quale verrà consegnata a ogni partecipante la “fascia di capitano CSI”, segno concreto di questo impegno da indossare sui campi da gioco.

Nel corso dell’evento saranno accolti tutti i capitani delle squadre di calcio a 5, pallavolo e pallacanestro iscritte ai campionati CSI, accompagnati dai loro dirigenti o presidenti societari, per una serata di formazione e ispirazione. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i partecipanti a vivere lo sport secondo i principi cristiani di lealtà, onestà e responsabilità, esaltando il ruolo del capitano nel Centro Sportivo Italiano come guida non solo in campo, ma anche all’interno del gruppo.

Gli ospiti, il programma e gli obiettivi della serata

Quest’anno la Notte dei Capitani 2024 avrà un tema principale, quello della legalità e del rispetto delle regole. Tra gli ospiti della serata Silvio Cinque, rappresentante di “Sport e Legalità”, una rete di Magistrati italiani impegnati nella promozione dell’educazione alla legalità e ai valori costituzionali; il neo cardinale Fabio Baggio; la responsabile delle Fiamme Azzurre Irene Marotta; e per finire l’ex pugile Vincenzo Mangiacapre, medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012, medaglia di bronzo ai Mondiali di Baku 2011 e ancora bronzo agli Europei di Ankara 2011.

La cerimonia vivrà tre momenti fondamentali:

  • La presa di coscienza: i ragazzi saranno invitati a riflettere suo ruolo e sulle responsabilità dell’essere capitano attraverso il decalogo comportamentale “Capitano, o mio capitano” e attraverso alcune testimonianze;
  • L’assunzione dell’impegno: i ragazzi effettueranno pubblicamente un “giuramento” di impegno a vivere e onorare il decalogo “Capitano, o mio capitano”;
  • Il mandato: verrà consegnata ai ragazzi la fascia da capitano CSI, con l’invito a indossarla e onorarla sui campi da gioco.


Fonte: http://www.corrieredellosport.it/rss/calcio/serie-a


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