TORINO – La 24ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con uno dei tanti derby lombardi della B, Como-Brescia. Riduttivo definirla una sfida da playoff. Vincendolo, i lariani conquisterebbero, almeno per una notte, la zona promozione diretta, scalzando dal 2° posto la Cremonese che verrebbe sopravanzata di una lunghezza. Il Brescia invece, con 3 punti, almeno per un giorno si troverebbe in settima posizione, con gli stessi punti del Catanzaro e, più in generale, le rondinelle metterebbero pressione alle non poche squadre che possono ambire agli ultimi due-tre posti della griglia playoff. Sulla carta, parrebbe favorito il Como, reduce da un grande mercato di riparazione che ha portato i lariani, in teoria, sul livello tecnico delle più forti. Ma il Brescia, da quando è guidato da Maran, dimostra di essere una delle squadre più organizzate della B e va guardato con molto rispetto, non parte certo battuto anzi, mai dimenticare che nei derby, spesso chi parte sfavorito poi se lo aggiudica. Dei tanti acquisti fatti a gennaio dal Como, basta citarne uno, l’attaccante italo-brasiliano Gabriel Strefezza, 26 anni, acquistato dal Lecce per 5 milioni, l’affare più oneroso fatto nell’intera stagione della B. Strefezza che al suo esordio coi lariani a Terni ha deciso la partita con un gran gol dei suoi, è tornato in B, insomma, come quando l’aveva lasciata nel 2022, quando in avanti con Coda, il bomber simbolo della B, nel Lecce era uno spettacolo vederlo giocare. Ma anche il Brescia è reduce da una vittoria convincente, un 2-0 che ha formalmente aperto la crisi del Cittadella che al Rigamonti ha incassato la terza sconfitta di fila. Risultato chiave per il Brescia che dà linfa nella corsa per un piazzamento ai playoff, prendendo tre punti a una diretta concorrente che se continua di questo passo, rischia di non farli. Il Brescia invece, non va dimenticato che non è molto dissimile dalla squadra che nella scorsa stagione retrocedette in C dopo i playout col Cosenza e che è stato riammesso in B soltanto per l’esclusione dal professionismo della Reggina. E che a inizio stagione, sotto la guida di Gastaldello, a un certo punto sembrava potesse ripetere la scorsa complicata annata. E qui sta la grandezza del lavoro di Maran che ha portato una squadra poco accreditata su livelli difficilmente immaginabili prima del suo avvento. Ed è una bella rivincita anche per lo stesso Maran, una gran risposta la sua a chi lo dava già sul viale del tramonto dopo le sue precedenti fallimentari esperienze per Genoa e Pisa. Ma anche il lavoro del gallese Roberts – Fabregas, che deve conseguire il patentino, è rimasto nello staff – va visto con molto rispetto. A parte Strefezza, subito titolatissimo, gli altri nuovi arrivati vengono inseriti con gradualità: gli interessanti Braunoder, Ballet e Nsame a Terni sono subentrati a partita in corso, Gioacchini e Fumagalli sono rimasti in panchina. Di certo c’è che Roberts adesso dispone di una rosa sulla carta molto più competitiva, con la quale il Como può aggiudicarsi la volata per la A diretta perché adesso potrebbe disporre di almeno 18 titolari teorici. Ma stasera resta un derby. E per definizione può succedere di tutto. Come accadde all’andata, il 16 dicembre, quando il Brescia s’impose 2-0 (reti di Borrelli e Moncini nella ripresa), infliggendo a Fabregas l’unica sconfitta del suo breve mandato.
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Como-Brescia, un derby cruciale
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