TORINO – E adesso, per la Sampdoria e per Pirlo, può arrivare il bello, dopo una stagione assai tormentata, se si pensa che a un certo punto del campionato, i blucerchiati erano di fatto sul fondo, alle spalle avevano solo il Lecco (che però aveva tre gare da recuperare). Tutto passato. Ora la Samp ha le carte in regola per guadagnarsi, da qui alle restanti nove giornate di campionato, un piazzamento ai playoff. Certo, la vittoria di lunedì sera, in rimonta a Marassi sull’Ascoli, non è stato un successo del tutto convincente anzi, certe debolezze dei giovani blucerchiati sono di nuovo venute a galla. Ma quando sono entrati due dei big che tanto sono mancati a Pirlo (Esposito e Borini), la Samp l’ha ribaltata, evitando di mancare l’ennesima svolta stagionale. Ora i blucerchiati sono a tutti gli effetti nel novero di quelle 7-8 squadre che possono ambire agli ultimi due piazzamenti della griglia playoff, il 7° e l’8° posto. E di questo gruppone, la squadra di Pirlo appare come la più forte, specie se negli ultimi mesi i giocatori più importanti torneranno a essere disponibili (dopo la sosta per le Nazionali, che va in scena la prossima settimana, Pirlo dovrebbe riavere anche il genietto Pedrola, out da troppi mesi). E tutto ciò non fa che confermare quel che su queste colonne si sostiene da agosto: questa Samp ha un organico da playoff. Lontano dalle paure e dagli isterismi che hanno colto la piazza nei momenti più difficili quando la casa bruciava, qui si è sempre sostenuto che i blucerchiati, per questa stagione, potessero ambire alla A soltanto attraverso gli spareggi promozione. Anche se, guardando la classifica, difficilmente la Samp potrà chiudere oltre il 7° posto, visto che il Catanzaro, sesto n classifica, ha 11 punti di vantaggio che dovrebbe essere in grado di gestire da qui alla fine del campionato. E dunque in caso di arrivo al 7° o 8° posto, quali playoff si prospetterebbero per la Samp? I blucerchiati partirebbero dal turno preliminare, da giocare in casa della della quinta o sesta classificata. I ragazzi di Pirlo dovrebbero dunque fare il colpo in trasferta, il regolamento dei playoff dice che se al 90’ c’è ancora parità, si giocano i supplementari. E se la parità dovesse perdurare, al 120’ si qualifica la squadra di casa, in virtù del miglior piazzamento in campionato. Ma è chiaro che, per blasone e valore tecnico, la Samp dovrebbe essere la favorita dei playoff che nel 2012, nella precedente stagione di B dei blucerchiati, furono acciuffati solo all’ultimo e poi vinti. Tuttavia, il fattore Marassi, che potrebbe dare una bella spinta in più rispetto alle rivali, potrebbe avere il suo peso solo dalle semifinali, a turno preliminare in trasferta superato e anche questo aspetto va tenuto in considerazione. La vittoria sull’Ascoli poi, ha sancito che Pirlo dispone – probabilmente – del miglior portiere della B, Stankovic. Il figlio di Dejan, dopo il vantaggio dell’Ascoli, è stato fondamentale nell’evitare il raddoppio dei marchigiani che poteva chiudere la partita, anche grazie a lui si è potuto ribaltarla. Insomma, il portiere attuale non sembra neanche lontano parente di quello delle prime giornate, quando troppe volte la Samp doveva arrendersi a Marassi (al Ferraris ha perso 7 volte in stagione) per le sue papere che costavano tre sanguinose sconfitte interne. Ora Stankovic è uno dei punti forza della Samp. E anche questo può avere un peso per il finale di stagione dei blucerchiati. Attenzione però, agli scontri diretti, che possono stabilire il piazzamento in caso di arrivo a pari punti. Il Brescia, che precede i blucerchiati di un punto, è in vantaggio sulla Samp (all’andata ha vinto 3-1, ritorno 1-1). Ildem il Pisa, che ha gli stessi punti (0-2 e 2-0). Dunque, alla fine la Samp dovrà chiudere con almeno un punto in più di quelle che appaiono come le maggiori rivali dirette.
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Perché la Samp di Pirlo è da playoff
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